Complottisti no-vax scatenati dopo la morte di Sassoli: c’è chi tira in ballo il VAIDS

Dopo il ricovero (e successivamente la morte) di David Sassoli si è scatenata su Twitter una assurda bagarre con una sere di utenti che hanno attribuito la dipartita dell’ex volto Rai al vaccino anti-Covid – con una serie di affermazioni complottistiche ai limiti del delirante.

E secondo un utente del famoso social network il vaccino RNA abbatterebbe le difese immunitarie, scatenando quello che verrebbe definito VAIDS, ovvero nient’altro che AIDS da vaccino.

tweet vaids

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Ovviamente le risposte al tweet di questo utente sono state tutte tese a smontare la fandonia del VAIDS: “Se credi alle fesserie il dubbio ti può anche venire, ma è una notizia falsa” – c’è chi ha scritto.

Tra i commenti pubblicati in risposta al tweet un utente chiede di poter vedere uno di questi studi pubblicati ed ecco che arriva in risposta alla richiesta un link rimandante a un sito internet americano dove si parla del VAIDS.

L’articolo in questione è pubblicato sul sito America’s Frontline Doctors, organizzazione d’estrema destra statunitense che dal gennaio del 2021 s’è data all’attivismo anti-vaccinista spinto.

Un lungo articolo decisamente confuso in cui, sin dalle prime righe, si capisce dove si va a parare.

“Uno studio di Lancet che ha confrontato persone vaccinate e non vaccinate in Svezia è stato condotto su 1,6 milioni di individui in nove mesi. Ha mostrato che la protezione contro il COVID-19 sintomatico è diminuita nel tempo, tanto che dopo sei mesi alcuni dei vaccinati più vulnerabili erano maggiormente a rischio rispetto ai loro coetanei non vaccinati.

I medici chiamano questo fenomeno legato alla vaccinazione ripetuta “erosione immunitaria” o “immunodeficienza acquisita”, spiegando così l’elevata incidenza di miocardite e altre malattie post-vaccino che colpiscono i vaccinati, provocando la morte, o più lentamente, l’insorgere di malattie croniche”.

E se è chiaro che è doveroso indagare sull’eventuale insorgenza di miocarditi et similia, è da sottolineare come non è chiaro quali medici parlino di “immunodeficienza acquisita” e come da nessuna parte si parli di VAIDS (tranne, per l’appunto, in siti di dubbia provenienza – ma verremo a questo aspetto in seguito).

Inoltre, sempre nell’articolo in questione, sono tante le imprecisioni.

Giusto per citarne una, si parla del caso scozzese (“Inoltre, i vaccinati si ammalano più dei non vaccinati. La Scozia ha riferito che il tasso di mortalità per infezione nei vaccinati è 3,3 volte quello dei non vaccinati”) con tanto di link a un report: peccato che quest’ultimo parla di tutt’altro e, anzi, elenca i benefici del vaccino.

E non è l’unico caso in cui le fonti citate non abbiano a che vedere con il contenuto dell’articolo.

Da segnalare inoltre come gli esperti citati direttamente all’interno dell’articolo sono solamente due: un ex reporter del New York Times e un rappresentante della stessa America’s Frontline Doctor.

Quantomeno autoreferenziale.

“Non esiste nessuna controparte dell’AIDS indotta dal vaccino”, il professore smentisce la falsa notizia

Se invece andiamo a vedere le posizioni ufficiali dell’intera comunità scientifica: i dottori hanno negato come questa come presunta VAIDS sia una condizione reale, affermando come nessuno dei vaccini anti-Covid causino la sindrome in questione (che non esiste del tutto, in realtà).

E la migliore risposta giunge da un articolo di debunking pubblicato da Associated Press (fonte ben più attendibile di AFLDS), dove viene citato l’esperto di immunoterapia Grant McFadden:

L’AIDS è una compromissione generalizzata del corpo di un sottoinsieme specifico di cellule immunitarie, causata specificamente dall’infezione con l’HIV-1” e rimarca come “non esiste una controparte dell’AIDS indotta dal vaccino”.

Anche perché – dato che miliardi di persone in tutto il mondo sono già state vaccinate contro COVID-19 – “se esistesse una cosa come VAIDS, l’avremmo già rilevata”.

(Articolo rieditato da R.D.V.)

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