Il morso gigantesco sullo squalo bianco scatena il web: l’ipotesi fa rabbrividire

Gli incredibili segni di morsi fotografati sul fianco di un grande squalo bianco fanno sospettare che un mostro preistorico possa essere ricomparso in mare. 

Il subacqueo Jalil Najafov, 40 anni, ha avvistato lo squalo ferito (lungo circa 4,5 metri) mentre nuotava al largo di Isla Guadalupe, in Messico. Il morso subito dallo squalo bianco era davvero imponente e ha scatenato subito un dibattito.

“Sono rimasto davvero sorpreso perché non ho mai visto niente di simile in vita mia”, ha scritto il subacqueo.

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Gli esperti sostengono che possa trattarsi di un altro squalo, anche se si chiedono i motivi che avrebbero spinto un membro della stessa specie ad affondare i denti in modo così brutale.

 

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Sui social è invece emersa una teoria che fa rabbrividire. Tra i commenti al post che Jalil ha pubblicato sulla sua bacheca Instagram ci sono quelli di alcuni utenti che ipotizzano si tratti del morso di un Megalodon, un’antica specie di squalo considerata uno dei predatori più grandi e potenti mai vissuti.

Per gli esperti il morso “non dipende dall’accoppiamento”

Gli archeologi hanno rinvenuto fossili dei denti della creatura preistorica, che sono più grandi di qualsiasi altro dente di squalo mai visto. Pertanto, come sottolineano anche Express e il Daily Star, il Megalodon era molto più grande di qualsiasi squalo odierno.

Per capire le origini del morso, il signor Najafov ha contattato il dottor Tristan Guttridge, in modo tale da conoscere la sua opinione.

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Il dottor Guttridge, che dirige l’organizzazione no profit marittima Saving the Blue, ha detto che probabilmente il morso non dipende dall’accoppiamento, data la posizione: “La ferita sembra essere guarita un bel po’ – spiega Guttridge – Sebbene le cicatrici dell’accoppiamento possano essere brutte, sono più superficiali di così”.

“La sua forma per me probabilmente indica un morso di un altro squalo, molto grande”, ha aggiunto l’esperto. Un altro ricercatore, Michael Domeier, ha parlato di “aggressività competitiva”.

 

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