Michael Schumacher “appare” in Bosnia: una bella storia di gratitudine

Una splendida storia di gratitudine e rispetto quella che vede “apparire” l’ex campione del mondo di F1 Michael Schumacher in Bosnia.

Dall’ormai lontano 2013 nessuno a parte i familiari e gli amici stretti ha visto più Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 è rimasto coinvolto in un tragico incidente sciistico, a causa del quale è rimasto in uno stato di coma indotto per mesi. L’ex pilota automobilistico si è risvegliato ma nessuno, a parte i medici e i suoi cari, sa quali siano le sue condizioni psicofisiche.

La famiglia ha deciso di mantenere il riserbo sulle sue condizioni di salute, in parte per allontanare la curiosità dei media, in parte per rispettare una delle volontà espresse precedentemente dal campione, ovvero quella di ritirarsi dal mondo pubblico. Ogni anno, in occasione del compleanno del campione tedesco, i milioni di fan in tutto il mondo aspettano di vederlo, o quantomeno di poter ricevere informazioni sul suo stato di salute. Tuttavia nemmeno il 2 gennaio 2022, giorno in cui ha compiuto 53 anni, sono giunte comunicazioni in tal senso.

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Michael Schumacher, il murales gigante dedicato al campione in Bosnia

In un senso lato Michael Schumacher quest’anno è riapparso davvero. Nel giorno del suo 53° compleanno è stato svelato un murales gigante che lo raffigura su un muro di un palazzo di Sarajevo. L’omaggio è stato disegnato da un giovane artista bosniaco e rappresenta una forma di riconoscenza nei confronti del campione tedesco per ciò che ha fatto per la gente di Sarajevo dopo la guerra in Bosnia.

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Negli anni ’90, infatti, Schumacher ha fatto ingenti donazioni alla popolazione bosniaca che hanno permesso la ricostruzione di numerosi palazzi e la costruzione di centri d’aiuto per le persone che erano state colpite duramente dal conflitto. Intervistato da Eurosport, l’artista ha infatti spiegato: “Michael Schumacher è sicuramente una di quelle persone a cui la cittadinanza di Sarajevo dev’essere riconoscente. Questo è un nostro piccolo omaggio per ringraziarlo di ciò che ha fatto per noi e per esprimere alla sua famiglia la nostra vicinanza in questo duro periodo che si sta protraendo a lungo”.

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