È morto oggi, 30 Dicembre, Renato Scarpa, uno degli storici attori del cinema italiano. Era entrato nel cuore del pubblico italiano con il film ‘Un sacco bello‘ del 1980, dove interpretava il ruolo di Sergio, l’amico di Verdone.
Ad annunciare la morte dell’attore è stato il quotidiano romano ‘Il Messaggero‘. Secondo le informazioni, “Renato Scarpa è morto nella sua casa a Roma, nel quartiere Monteverde”. A quanto pare Scarpa si è sentito male nel primo pomeriggio. I familiari hanno subito chiamato il 118 e insieme all’ambulanza sono arrivati in casa dell’attore anche i carabinieri. Non c’è stato nulla da fare purtroppo, e la morte è stata attribuita a cause naturali.
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Renato Scarpa era un attore caratterista, aveva esordito nel mondo del grande schermo negli anni ’70. Dopo ‘Un sacco bello’, aveva recitato con Massimo Troisi in ‘Ricomincio da tre‘, film del 1981 in cui interpretava il ruolo di Robertino. Se pur questi due film sono stati importanti nella storia del cinema italiano, non sono gli unici suoi film degni di nota. Nel corso della sua carriera Scarpa ha lavorato a tantissimi film di successo con registi importanti, ma anche in diverse serie per la tv.
Nel 1972 ha interpretato il severo Padre Corazza nel film ‘Nel nome del padre‘, di Marco Bellocchio, e ancora ha ricoperto le vesti sacerdotali del padre dominicano Alberto Tragagliolo in ‘Giordano Bruno‘ di Giuliano Montaldo (1973). Nel 1977 ha lavorato con Dario Argento nell’atmosfera inquietante -inconfondibile firma di Argento- di ‘Suspiria‘ del 1977, nei panni del misterioso professor Verdegast.
Ha preso parte anche all’ultimo film di Massimo Troisi ‘Il Postino‘, di Michael Radford. Nel 1982 ha girato ‘Ad ovest di Paperino‘ di Alessandro Benvenuti, di nuovo nei panni del prete; e ancora lo ritroviamo in due film di Luciano de Crescenzo: ‘Così parlò Bellavista‘ (1984) e ‘Il mistero di Bellavista‘ (1985).
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Negli anni ’90 ha partecipato ad un solo film, ‘Stefano Quantestorie‘ (1993) di Maurizio Nichetti, dove ha interpretato il padre del protagonista. È stato più prolifero negli anni 2000: lo ritroviamo in ‘La stanza del figlio‘ di Nanni Moretti e nel ruolo di bancario in ‘Ribelli per caso‘ di Vincenzo Terracciano, entrambi i film del 2001. Per il suo ultimo film è ritornato nelle vesti sacerdotali del cardinal decano Gregori in ‘Habemus Papam‘ di Nanni Moretti (2011).
Molti colleghi hanno ricordato lo storico attore sui social.
Il messaggio più commovente è stato con ogni probabilità quello di Carlo Verdone, che a Renato Scarpa ha dedicato un lungo post su Instagram, accompagnato dalla foto che vi proponiamo come immagine in evidenza (tratta da ‘Un sacco bello’).
Un post bellissimo in cui, oltre a ricordarne le pietre miliari in carriera, ha esaltato le qualità umane del collega meneghino (Scarpa era nato a Milano il 14 settembre del 1939) sebbene romano d’adozione:
Aveva anche lavorato con Massimo Troisi in “Ricomincio da tre”, e con tanti altri registi. Affettuoso, dotato di gran talento, aveva il dono della “misura”, cosa che non tutti gli attori hanno.
In questa scena tentavo di convincerlo a partire per Cracovia con le calze di seta e le penne a biro.
Fantastico compagno di lavoro, lo ringrazio ancora per esser venuto il giorno dell’inaugurazione di una targa al “Palo della morte” in Via Giovanni Conti (zona Val Melaina) a Roma, targa che celebrava quel film .
Fummo molto orgogliosi perché non ci aspettavamo il grande bagno di folla che ci fu.
Ringrazio ancora questo caro amico che mi ha aiutato nella mia opera prima con garbo, affetto e talento.
Persone così umili e gentili nel loro grande talento non ci sono più. Resterà sempre nei miei più bei ricordi.
E credo anche, se avete amato quella pellicola, nella vostra memoria”.