Dopo il voto di fiducia arriva il via libera alla legge di bilancio con 45 voti contrari. Le principali misure contenute nel testo
Via libera la legge di bilancio del 2022, che viene approvata con 355 voti favorevoli e 45 contrari.
Il testo della Manovra finanziaria, dopo aver ricevuto l’approvazione da parte del Senato nella discussione avvenuta la notte fra il 23 e il 24 dicembre, ha avuto la fiducia da parte di Montecitorio dove l’esecutivo ha ufficialmente posto la fiducia.
Circa 400 gli emendamenti presentati nella Commissione della Camera. 203 quelli approvati e, dunque, dichiarati ammissibili, di cui nessuno proveniente da parte della maggioranza.
Vediamo ora quali sono le principali misure adottate con la nuova manovra finanziaria 2022 e quali cambiamenti ci saranno per tutti i cittadini.
Fra le principali misure confermate quelle che stanziano 8 miliardi di euro per il taglio tasse. Si modifica, dunque, la modalità con cui avviene il prelievo fiscale: le aliquote da cinque diventano quattro.
Importanti anche le novità riguardanti la riforma delle pensioni. Addio, infatti, a quota 100, che lascia spazio a quota 102.
Dal 2022 non si potrà più lasciare il lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi, ma con 64 anni e 38 di contributi. Secondo i sindacati, però, la riforma riguarderà poche migliaia scarsi di lavoratori.
Per gli altri, invece, si ritorna alla Fornero, dunque 67 anni oppure 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne uno in meno.
Niente più IRAP per professionisti e autonomi. In italia, in tutto, saranno circa 835mila i lavoratori che non dovranno più pagare l’imposta regionale.
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Il governo ha deciso di stanziare 3,8 miliardi di euro per bloccare l’aumento delle bollette per la fornitura energetica.
Inizialmente erano stati stanziati 2 miliardi ma, a fronte degli aumenti vertiginosi, la cifra a bilancio è stata aumentata.
Nonostante l’intervento, comunque, ci sarà un netto rialzo.
Una delle maggiori novità della manovra di bilancio riguarda l’aumento del reddito di cittadinanza, che verrà finanziato con un miliardo di euro annuo.
Maggiori, però, i controlli. Sono infatti introdotti controlli preventivi sui patrimoni e sulle modalità con le quali verrà erogato.
A seguito di due rinunce consecutive di offerte di lavoro, infatti, l’erogazione dell’istituto del reddito di cittadinanza verrà bloccato.
Una delle novità principali riguarda il fatto che, a partire dal 2022, si considera come “congrua” un’offerta di lavoro entro 80 chilometri di distanza dalla propria residenza o che sia comunque raggiungibile entro massimo 100 minuti con mezzi pubblici.
Se la prima offerta viene rifiutata, l’assegno si ridurrà di 5 euro al mese. Dopo la seconda si perde il beneficio.
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Più tempo a disposizione per pagare le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, il tutto senza mora né interessi.
I lavori con contratto da dipendenti con redditi fino a 35mila annui avranno la possibilità di beneficiare, in via momentanea ed eccezionale, di una sorta di “sconto” sui contributi previdenziali di 0,8%.
Il taglio riguarderà tutto il 2022.
Viene rinviata di due anni, quindi fino al 2024, il regime iva per i lavoratori del mondo dello spettacolo e del terzo settore.
Previsto anche un fondo da 150 milioni per l’anno entrante per sostenere gli operatori del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile.
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La riforma riguarda gli ammortizzatori sociali, in quanto l’obiettivo del governo è quello di allargare la maglia dei beneficiari dei trattamenti di sostegno per chi perde la fonte di reddito e a tutti i lavori definiti come subordinati, ossia dipendenti.
Si allarga, sicuramente, l’accesso alla Naspi e aumentano le tutele per le donne in maternità.
4 i miliardi stanziati su questo punto.
Fortemente discusso questo punto della manovra, che alla fine viene prorogato. Via libera, dunque, al superbonus che verrà garantito per tutto il 2022.
Esteso alle case unifamiliari ed eliminati i limiti reddituali dello scorso anno.
Spariscono, anche, i limiti legati alla prima casa. Prorogato il bonus anche per gli impianti fotovoltaici e viene introdotta un’agevolazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Viene prorogato fino al 2025 il bonus 110% per le aree colpite da terremoti.
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Innalzato il tetto massimo di spesa detraibile per il bonus mobili, che da 5 si alza a 10mila euro.
Si riconferma, invece, il bonus televisori con altri 68 milioni di euro. I pensionati con un trattamento economico inferiore a 20mila e con più di 70 anni potranno ricevere televisione e decoder a casa.
Viene rinnovato anche il bonus per i rubinetti per acquistare sistemi per filtrare l’acqua.
Rimane il bonus cultura per i 18enni, e vengono estesi per il 2022 gli incentivi per acquistare la prima casa per gli under 36. Finanziati, anche, il Fondo affitti giovani e quello per le politiche giovanili.
Via libera allo sgravio totale per le micro imprese (dunque 100%) per i contratti di apprendistato di primo livello per gli under 25.
Aumentano i controlli sui cosiddetti “falsi tirocini”: previste multe fino a 6mila euro per coloro i quali non pagheranno l’indennità per i tirocinanti.
60 i milioni stanziati (30 per il 2022 e 30 per il 2023) per i lavoratori titolari di un contratto a tempo parziale ciclico verticale.
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200 milioni finanziati per la scuola in aggiunta ai fondi già stanziati. Metà di questi fondi dovrà essere destinata per prorogare gli incarchi temporanei Covid e del personale Ata.
In teoria i fondi residui dovrebbero essere finalizzati a coprire, tra gennaio e giugno 2022, come riportato da Sky Tg24, “circa 7.800 contratti a tempo determinato”.
Aumenterà poi a 300mila il Fondo per valorizzare il personale docente, stanziando ulteriori 60 milioni.
Via a un fondo economico (pari a 25 milioni di euro per il 2022-23) per fronteggiare disturbi alimentari, oltre a un fondo di 27 milioni di euro per supportare i soggetti con disturbo dello spettro autistico.
Stanziati 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali per far fronte al Covid-19. 2 i miliardi per il Fondo sanitario nazionale fino al 2024.
40 milioni di euro messi a budget per fronteggiare i danni causati da incendi sia urbani che boschivi che hanno devastato tantissime regioni in Italia.
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1,5 circa i miliardi stanziati per efficientare il trasporto pubblico locale e per permettere i livelli essenziali come asili nido e la manutenzione della viabilità delle province.
50 milioni, infine, al commissario per l’emergenza Covid per finanziare gli interventi di sua competenza.
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