Il pm di Roma, Giovanni Musarò, ha richiesto otto condanne nei confronti dei carabinieri accusati di aver tentato di depistare le indagini relative alla morte di Stefano Cucci.
Nel dettaglio Musarò ha chiesto 7 anni per il generale Alessandro Casarsa, all’epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, cinque anni e mezzo per Francesco Cavallo, cinque anni per Luciano Soligo e per Luca De Cianni, quattro anni per Tiziano Testarmata, tre anni e tre mesi per Francesco Di Sano, tre anni per Lorenzo Sabatino e un anno e un mese per Massimiliano Colombo Labriola.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia.
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Sono passati ormai più di 12 anni dalla morte di Stefano Cucchi e solo adesso si sta riuscendo a ricostruire cosa è davvero accaduto al giovane sottoposto a custodia cautelare: la Corte d’Assise di Roma ha condannato i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a 12 anni – poi diventati 13 in appello – per omicidio preterintenzionale.
Una vicenda terribile che ha inevitabilmente distrutto, fisicamente e psicologicamente, la famiglia Cucchi, con la madre e il padre di Stefano sostenuti e rincuorati dalla tenacia e dalla caparbietà di Ilaria, sorella del giovane, che non ha mai smesso di lottare per arrivare alla verità.
Proprio Ilaria Cucchi ha pubblicato un post parlando del regalo che il papà di lei e Stefano ha voluto fare a sua moglie.
“Le ho fatto fare un bracciale come me lo ha descritto lui con precisione maniacale – racconta Ilaria – Nel cuoricino d’argento ha voluto che facessi incidere la frase: ‘Sei la mia principessa’. L’ho letta io mentre Giulia lo dava a mia madre. Mio padre non riesce più a leggere bene. Si sono commossi entrambi. E pure tutti noi. Un attimo di silenzio”.
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Poi Ilaria si è soffermata sui problemi di salute dei suoi genitori: il padre Giovanni ha 73 anni, mentre mamma Rita ne ha 72.
“Papà non riesce più a stare in piedi, cade in continuazione e non si capacita del perchè accada. Sta anche perdendo la vista – spiega Ilaria Cucchi – Ma lui si preoccupa della mamma che ha una malattia che le sta consumando tutte le ossa”.
“Stefano dacci una mano da lassù. Non lasciarli soli”, ha poi concluso Ilaria Cucchi.
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