Malgrado mille intoppi e complicazioni, la stagione sciistica quest’anno ha preso finalmente l’avvio. Ma gli ultimi avvenimenti e la circolazione della variante omicron potrebbero mettere in serio rischio le vacanze natalizie per i tanti sciatori e sciatrici del nostro Paese.
Ma alla base di qualsiasi norma anti Covid, sarà sempre il colore della regione a fare la differenza. Alle già gialle Friuli Venezia Giulia, Calabria e provincia autonoma di Bolzano, si sono aggiunte lunedì, infatti, Marche, Liguria e Veneto, queste ultime due, in particolare, a rischio col nuovo anno di passare addirittura in zona arancione.
Proprio per questo il governo per il periodo della festività natalizie, fino al 15 gennaio, ha predisposto una tabella ad hoc in cui indica tutte le attività consentite in zona arancione, bianca e gialla a chi non ha il green pass, a chi ha quello base e a chi è in possesso del green pass rafforzato o super green pass. Ma vediamo nel dettaglio tutte le regole.
Sciare sì, ma in sicurezza
Rispetto al rosso dominante dello scorso Natale, la situazione per quest’anno è decisamente migliorata. E’ possibile, infatti, sciare e dedicarsi a tutte una serie di attività che a dicembre del 2020 erano pressoché impensabili, ma per garantire questa (quasi) libertà ritrovata, è necessario svolgere tutto in estrema sicurezza, cominciando proprio dal Green Pass, strumento efficace per evitare un indesiderato contagio di gruppo.
Come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, negli impianti dei comprensori sciistici presenti nelle regioni bianche e gialle, sarà possibile acquistare, per chi in possesso di Green pass base o rafforzato, lo skipass che consente anche in via non esclusiva l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con cupole paravento.
Tutto cambia, però, se qualche regione dovesse passare in zona arancione, quindi attenzione particolare al Veneto e alla sua splendida Cortina D’Ampezzo: lo skipass, infatti, non verrebbe rilasciato a chi in possesso solo del green pass base; insomma, sarà necessario vaccinarsi o essere guariti dal Covid-19 per poter continuare a sciare. E’ ovvio che da tutte queste regole venga escluso chiunque fosse totalmente sprovvisto di Green pass, non potendo accedere in alcun modo a qualsiasi tipo di impianto.
Ma sullo skipass c’è da aggiungere altro ancora: potrà essere acquistato nelle zone bianche e gialle sia da chi ha uno dei due tipi di green pass, sia da chi non ce l’ha, considerando però un uso esclusivo di impianti di risalita diversi da funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento. Per la zona arancione, invece, sarebbe consentito solo a chi ha il green pass rafforzato.
Ma più in generale, ecco le regole e restrizioni per sciare in Italia. Sarà necessario l’obbligo del Green Pass per salire sugli impianti sciistici e per entrare in uffici turistici, bar e ristoranti; fanno eccezione al momento i minori di 12 anni, la cui campagna vaccinale è appena iniziata.
E’ obbligatorio, così come altrove, indossare la mascherina (meglio se FFP2) sugli impianti di risalita chiusi come cabinovie, funivie e tutti i locali al chiuso. Per evitare code ed assembramenti, è caldamente consigliato l’acquisto online dello skipass che, come spiegato prima, è un biglietto che permette di accedere agli impianti di risalita di una determinata stazione sciistica o di un comprensorio sciistico.
In ogni caso, tuttavia, non sarà previsto fare il pienone all’interno delle strutture,
la capacità degli impianti di risalita e funivie è stata ridotta, infatti, del 20% per garantire una maggiore sicurezza ai turisti. E proprio per questo i gestori degli impianti sono chiamati a salvaguardare la sicurezza e il rispetto delle regole, nella gestione delle code, nel mantenimento del distanziamento e nell’informare tutti gli utenti sui protocolli in vigore per la limitazione del rischio di contagio, clemente con noi rispetto a tutto il resto dell’Europa.