Il successo dell’ultimo film su Spider-Man ha dato il via ad una truffa informatica che mette a rischio i vostri conti in banca.
Da sempre personaggio di punta della Marvel, Spider-Man è arrivato tardi nell’universo narrativo imbastito dalla “Casa delle idee” al cinema. Spinta da Disney, ormai proprietaria della nota azienda americana di fumetti, la Marvel ha dato il via al suo Cinematic Universe ormai un ventennio fa, riuscendo a creare una ragnatela di film, serie tv e cartoni animati che s’incastrato alla perfezione l’uno con l’altro e che fanno tutti parte di un macro-arco narrativo che viene tenuto insieme dai film sugli Avengers.
Come detto Spider-Man in questo universo ci è arrivato tardi. L’unica ragione di questo ritardo è da attribuire ai diritti cinematografici dell’uomo ragno: questi infatti appartengono a Sony ed il colosso giapponese ha prima cercato di sfruttarli per la trasposizione della saga più amata sull’arrampica muri, ovvero ‘The Amazing Spider-Man‘. Una volta trovato l’accordo con Disney per l’utilizzo dei diritti cinematografici, Spider-Man è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe nel penultimo film sugli Avengers.
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Dalla prima apparizione in Civil War, Spider-Man ha ricevuto una propria trilogia (come tutti gli altri Avengers) che si conclude con l’appena giunto ‘No Way Home‘. Un film che non solo ricollega il MCU alla saga fumettistica attuale in cui gli eroi sono impegnati in una lotta che comprende l’esplorazione di multiversi (verrà inserito prima o poi anche Miles Morales?), ma che collega anche gli altri film di Spider-Man all’universo cinematografico espanso ideato da Disney.
Una mossa forse un po’ forzata narrativamente parlando, ma sicuramente vincente dal punto di vista del marketing, visto che in quest’ultimo film si rivedranno gli attori delle due precedenti saghe su Spider-Man, ovvero Tobey Maguire e Andrew Garfield, insieme a Tom Holland e quindi richiama al cinema anche gli appassionati di vecchia data. Una mossa di successo certificata dai dati, nei primi giorni di proiezione è già stato visto da un milione e mezzo di spettatori solo in Italia.
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A sfruttare il successo del film però sono anche gli hacker. Secondo quanto riferito dagli esperti della sicurezza di Kasperky, società che si occupa di sicurezza informatica, in questi giorni sono aumentate le pagine web e le mail di phishing riguardanti l’arrampica muri. L’obiettivo è quello di rubare i dati agli utenti facendo loro credere che potranno vedere il film gratuitamente in streaming in cambio dei loro dati personali. Ovviamente si tratta di una truffa ordita per rubare i dati personali e svuotare i conti in banca dei creduloni.
Fate dunque attenzione a non farvi prendere in giro. Il film, per scelta di Sony e Disney si può vedere solamente al cinema e non è disponibile al lancio, come altre saghe Disney, sul servizio in abbonamento del gigante americano. Insomma non c’è modo di vedere il film in streaming neanche legalmente e chi vi propone una scappatoia vuole solo truffarvi.
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