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Esteri

Chi è Gabriel Boric, il più giovane presidente del Cile che ha battuto il candidato “salviniano”

Gabriel Boric, stravince le elezioni e diventa, al ballottaggio, il nuovo presidente del Cile. Chi è il 35enne di sinistra che ha sconfitto l’avversario di estrema destra Antonio Kast, sostenuto da Matteo Salvini. Ci lasciamo il beneficio del dubbio che non sappia le ombre naziste che incombono sulla famiglia…

Con il 55,8 per cento dei voti il leader della coalizione di sinistra Pacto Apruebo Dignidad, Gabriele Boric, è diventato presidente del Cile.

Boric ha superato l’avversario José Antonio Kast, di estrema destra, di oltre 10 punti percentuali.

Una vittoria storica, nel senso di primato: Boric, infatti, diventa il presidente più giovane della storia del Cile. 

Nel frattempo, dall’Italia, arrivano i commenti del leader della Lega Matteo Salvini, che ha sostenuto, invece, l’avversario di estrema destra Antonio Kast.

Quest’ultimo non sembra avere un passato decisamente “brillante”: che il leader del carroccio ne fosse all’oscuro?

Chi è Gabriel Boric, il più giovane presidente della storia del Cile

Nato l’11 febbraio del 1986 a Punta Arenas, Boric sperimenta la politica nei suoi anni universitari.

Mentre studiava giurisprudenza, infatti, il giovane politico iniziò a militare all’interno dei movimenti studenteschi.

In quegli anni Boric matura la sua coscienza di sinistra, portando avanti, in particolare, la battaglia per ottenere l’istruzione totalmente gratuita.

Terminati gli studi Boric inizia la sua carriera politica. Viene infatti eletto come deputato nelle file del partito Convergencia Social.

L’exploit politico di Gabriel Boric arriverà nel 2019 in occasione delle proteste che sono dilagate nel Paese.

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Le manifestazioni, nate dalla questione contingente riguardante l’aumento del costo del biglietto della metro all’ora di punta, come riportato da il Post, hanno in realtà dietro tantissime altre ragioni.

Dopo il cosiddetto “miracolo cileno”, infatti, il governo ha fatto orecchie da mercante nei confronti di una serie di richieste della popolazione, che ha continuato a lamentare fortissime disuguaglianze sociali nonostante lo sviluppo economico in atto.

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E’ in questo contesto che Boric decide di aderire attivamente alle manifestazioni, lavorando alla stesura di una nuova Costituzione.

Boric, dunque, si presenta alle presidenziali come un vero e proprio erede delle piazze e in qualità di leader della coalizione di sinistra Apruebo Dignidad, la quale ha avuto il merito di riuscire a unire uno schieramento che, recentemente, aveva frammentato l’elettorato.

 “Mi batterò per giustizia sociale e democrazia, ha dichiarato Gabriel Boric, che oggi può vantare il primato di presidente più giovane che il Cile abbia mai avuto.

Dal partito nazista a Pinochet, chi è José Antonio Kast, il candidato di estrema destra sostenuto da Salvini

Dall’Italia, intanto, arriva la eco dei commenti di Matteo Salvini in merito alle presidenziali cilene.

Il segretario della Lega ha pubblicato sui social un videomessaggio per sostenere il candidato di estrema destra avversario di Gabriel Boric, Antonio Kast.

Dagospia, titolando “Salvini è una garanzia (di insuccesso)” riproponendo un pezzo di Open Online, ha posto in luce il torbido passato di Kast e della sua famiglia.

Kast, anni 55, è un cattolico fervente con 9 figli.

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Nelle ultime settimane è venuto fuori che il padre del politico, Michael Kast, tedesco di origine, era iscritto al partito nazista nel 1942, prima di rifugiarsi in Cile dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

Ma il padre di Kast non è l’unico ad avere un passato torbido alle spalle. Il candidato di estrema destra, infatti, ha legami famigliari con il regime di Pinochet.

Il fratello fu persino ministro nel corso della dittatura, e lo stesso Kast non ha mai negato il suo sostegno a quel regime.

Martina De Marco

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