L’Italia ha deciso di introdurre nuove misure per cercare di frenare la crescita dei contagi ed in particolare ostacolare l’avanzata della variante Omicron.
Oltre alla proroga fino al 31 marzo del Green Pass rafforzato in zona bianca, il governo ha stabilito anche nuove regole per i viaggiatori che provengono dall’estero.
Tutti coloro che arrivano dai Paesi dell’Unione Europea e non sono vaccinati sono obbligati ad osservare cinque giorni di quarantena e devono inoltre effettuare un test antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, oppure molecolare nelle 48 ore precedenti.
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Come riporta anche il quotidiano “La Stampa”, i viaggiatori vaccinati non devono osservare la quarantena ma sono comunque obbligati ad effettuare il test.
Il nuovo provvedimento riguarda i viaggiatori che provengono da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Una scelta, quella del governo italiano, che ha suscitato un certo fastidio nella Commissione UE. La vice presidente Vera Jourová ha chiesto all’Italia di motivare queste decisioni.
Ancora vietato l’ingresso per chi proviene da alcuni paesi: ecco quali
Nel frattempo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha evidenziato come siano “necessarie e urgenti” nuove strette anche per chi proviene dai Paesi al di fuori dell’UE.
Al momento tutti coloro che arrivano da questi Stati extra UE, italiani compresi, devono osservare una quarantena di dieci giorni se non vaccinati. I viaggiatori vaccinati sono invece obbligati ad effettuare un test molecolare nelle 72 ore antecedenti all’ingresso, oppure un test antigenico nelle ventiquattro ore antecedenti all’ingresso.
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Fino al 31 gennaio 2022 non è ammesso l’ingresso nel nostro Paese a coloro che provengono da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia ed eSwatini.
I cittadini italiani “con residenza anagrafica in Italia precedente al 26 novembre, unitamente ai figli minori, al coniuge o alla parte di unione civile” possono entrare anche se provenienti da questi Paesi, ma devono rispettare una quarantena di 10 giorni e presentare l’esito negativo di un tampone molecolare effettuato nelle 72 ore precedenti all’ingresso.