Ubisoft ha annunciato il ritorno della saga di Sam Fisher su console di nuova generazione: quando esce il remake di Splinter Cell.
Nel 2002 la sesta generazione di console era appena giunta sugli scaffali e Ps2 si avviava al periodo d’oro presentando al pubblico i seguiti di due delle saghe più famose della prima console, Metal Gear e Final Fantasy, oltre all’esclusività di quello che sarebbe diventato la saga più venduta del suo ciclo vitale: Grand Theft Auto. Nella sesta generazione di console anche Microsoft ha fatto il suo debutto in questo mercato con la prima Xbox e si trovava in una condizione di forte svantaggio commerciale rispetto alla concorrenza.
Per provare a ridurre il gap dalla console Sony (fu necessario arrivare alla settima generazione di console per riuscirci), l’azienda si assicurò le esclusive temporali di alcuni titoli interessanti. Il più interessante è stato sicuramente Tom Clancy’s Splinter Cell, videogame sviluppato da Ubisoft e divenuto subito dimostrazione della maggiore potenza di calcolo dell’ammiraglia Microsoft rispetto alla concorrenza.
Il titolo si anteponeva a Metal Gear, offrendo una visione dello stealth game più realistica e mai vista prima. Alla meccanica di gioco innovativa per l’epoca si univa un comparto grafico d’eccezione che basava il proprio appeal sul gioco luci/ombre ed una trama tratta dai libri del celebre scrittore degna di un film di spionaggio.
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Splinter Cell torna su console: l’annuncio ufficiale di Ubisoft
Conclusa l’esclusività temporale, Splinter Cell è giunto anche su Playstation, ed il brand è diventato uno dei più apprezzati del periodo. Nel corso della sesta generazione sono usciti due seguiti che concludevano l’arco narrativo della prima trilogia e che hanno contribuito a rendere iconico il videogame ed il suo protagonista, Sam Fisher.
Nella generazione successiva Ubisoft ha fatto uscire una seconda trilogia dedicata all’agente segreto partorito dalla penna di Tom Clancy, ma i videogiochi sono stati di qualità inferiore ai primi tre perché le dinamiche stealth che caratterizzavano i titoli originali risultavano ormai stantie e ripetitive, anche per colpa di intelligenza artificiale mai migliorata ed un level design meno ispirato.
Con l’uscita del sesto capitolo, Blacklist, nel 2013 e la fredda accoglienza del pubblico, Ubisoft ha deciso di mettere in pausa la serie. Negli anni sono stati tanti gli appassionati che hanno chiesto un ritorno di Fisher e ieri, dopo quasi 9 anni dall’ultima uscita Ubisoft ha deciso di accontentarli confermando la lavorazione sul remake del primo capitolo.
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Una notizia, annunciata con un breve video documentario sul primo capitolo, che ha comprensibilmente fatto gioire la community di appassionati. Se da un lato si condivide l’esaltazione (o hype per utilizzare un termine caro al settore), dall’altro c’è anche da temere una simile operazione. In questi anni sono usciti dei remake eccellenti come Shadows of the Colossus, Demon’s Soul, Final Fantasy VII e Resident Evil II, ma anche pessimi come la GTA Trilogy, Prince of Persia e Medievil.
Il fatto che uno dei remake meno riusciti sia stato partorito proprio da Ubisoft fa temere che quella appena annunciata sia un’operazione nostalgia sulla quale possa essere riversato poco interesse e possa essere fatto un lavoro mediocre. La speranza è che le critiche e le lamentele per Prince of Persia siano state di lezione per la casa di sviluppo francese e che il ritorno di Sam Fisher possa essere in grande stile.