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Interni

“Senatore, famoso e padre di famiglia”: chi è il politico molestatore dell’articolo – bomba di Dagospia?

Il sito Dagospia lancia la notizia riguardante le ripetute, presunte molestie perpetrate da un senatore noto a livello nazionale ai danni delle sue collaboratrici e colleghe di partito. La storia, le denunce e quel silenzio assordante dei compagni di partito…

Una storia, l’ennesima, di molestie, quella divulgata da Dagospia, che questa volta ha come protagonista un uomo delle istituzioni.

Un senatore, per la precisione, la cui identità è stata tenuta segreta per volere delle vittime.

Alcune, in particolare, hanno deciso di denunciare, condividendo non solo la loro esperienza di violenze subite, ma anche le informazioni in loro possesso.

Pare, infatti, che le loro siano solo alcune delle tantissime storie di abusi che hanno come protagonista il senatore, per giunta sposato e con figli. 

Senatore molesta colleghe e collaboratrici: le denunce a Dagospia

“Dicono che non se ne lasci scappare una. Allunga le mani, manda messaggi hot, molesta le collaboratrici, scopacchia nelle sedi istituzionali e ha fatto fare una luminosa carriera alla sua giovane amante”: inizia così l’articolo di Dagospia, che parte in medias res con le accuse rivolte al senatore definito come “fin troppo farfallone”.

Un eufemismo, ci sarebbe da dire, considerando che le accuse in ballo sono a dir poco gravi.

Sull’identità del politico il riserbo è massimo. L’unica informazione riportata dal sito è che si tratta di un senatore afferente a “un piccolo partito”, ma il cui nome e volto “sono piuttosto noti”, si legge nell’articolo.

Anonimo anche chi denuncia. Tantissima, ovviamente, la paura di queste donne.

Fra chi ha paura di ritorsioni, minacce, chi di non avere la possibilità economica per potersi permettere un legale e chi, invece, di non essere creduta.

Un quadro, questo, che purtroppo accomuna tantissime vittime di molestie.

“Ho paura, non voglio si sappia il mio nome” – racconta una delle presunte vittime, presunte in quanto, ovviamente, alla denuncia anonima dovrà far seguito un processo vero e proprio – “Mi può rovinare ancora di più la vita. Non ho i soldi per gli avvocati”.

La vittima si è detta fortemente imbarazzata di tutto ciò, in quanto “Si spera sempre che ciò che ci ha fatto soffrire in passato, non ci tocchi più. Ma ormai sono talmente tante le vittime che non possiamo più tacere. Sono certa che piano piano la verità uscirà fuori…”.

Un’altra delle vittime racconta con frustrazione l’assenza di prove effettive a parte i messaggi di lui:

“Tranne i suoi messaggi nessuna di noi ha i filmati di lui mentre ci molesta”, racconta rassegnata.

La presunta amante in politica…

Il senatore, si legge, sarebbe sposato e padre di famiglia. Un uomo che vuole dare un’immagine di sé dell’uomo tutto d’un pezzo, ma il sostrato su cui si muove lascia presagire tutt’altro.

Oltre alle molestie nell’articolo si fa riferimento anche a un’amante fissa. Si tratterebbe di una donna presente nel partito, una collega, dunque, che starebbe facendo la scalata politica grazie ai favori del senatore molestatore.

I due, si legge, si sarebbero anche mostrati insieme in più circostanze, quasi smettendo di nascondersi, al punto che lei sui social avrebbe scritto una sviolinata nella quale avrebbe espresso estrema devozione verso il collega, al punto che lui avrebbe preso a cuore anche la famiglia di lei.

Il post, poi, è stato rimosso.

… e l’omertà di leader e partito

Ma non è finita qui. Delle molestie sarebbe al corrente anche il leader del partito, che sarebbe estremamente terrorizzato dalla possibilità che questa storia venga fuori.

Il capo in questione avrebbe anche parlato con il senatore dalle mani lunghe, ma invano. Quel che è certo è che, per il “bene del partito”, avrebbe preferito insabbiare tutto.

Nelle stanze del partito, inoltre, vige un’unica regola: il silenzio. A spiegare la situazione è sempre una delle vittime:

“Non fa parlare i ragazzi della segreteria nemmeno con il rider che porta il cibo in ufficio. Sa di essere colpevole e per questo impone il silenzio. E’ ossessionato che questa storia sfugga al suo controllo”.

Sarebbero molte, dunque, le donne vittime di molestie che hanno paura di denunciare.

La speranza è che la storia, se si confermasse vera, si trasformi in una vera e propria denuncia, e attendere possibili reazioni dopo la bomba lanciata da Dagospia.

 

 

Martina De Marco

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