Le immagini che arrivano da Ravanusa, comune dell’agrigentino dove si è verificata la tremenda esplosione di gas, sono davvero agghiaccianti.
Il numero delle vittime della deflagrazione è salito a sette, come riporta anche il quotidiano “Leggo”. Per tutta la notte i soccorritori hanno cercato tra le macerie delle abitazioni sventrate in seguito al terribile scoppio.
I vigili del fuoco sono riusciti a recuperare altri quattro corpi, purtroppo senza vita, poco dopo le 6:30 di questa mattina. Il labrador Luna dell’unita cinofila dei vigili del fuoco di Palermo ha individuato Selene Pagliarello e suo marito Giuseppe Carmina.
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Selene lavorava come infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento mentre Giuseppe Carmina svolgeva la professione di operaio. Si trovavano nell’abitazione coinvolta dall’esplosione perché erano passati a salutare i genitori di Giuseppe, che vivevano lì: Angelo Carmina, di 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, di 69.
Selene aspettava anche un bambino: la donna avrebbe dovuto partorire all’incirca tra una settimana.
Il quarto corpo recuperato dovrebbe essere quello di Carmela Scibetta, la moglie del professore Pietro Carmina, già ritrovato ieri senza vita assieme alla moglie di Angelo Carmina e Gioachina Calogera Minacori.
Sono riuscite a sopravvivere all’esplosione solo due donne, Giuseppina Montana e Rosa Carmina, estratte dalle macerie nella tarda serata di sabato.
Intanto continuano ad arrivare testimonianze da brividi di quei momenti terrificanti. Durante il programma “Storie Italiane”, due donne hanno raccontato che al momento dell’esplosione si trovavano in una strada attigua alla palazzina venuta giù.
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“Siamo state sbalzate fuori, poi non si è capito niente, c’era fuoco, nessuno ci ha aiutate perché erano tutti spaventati”, ha spiegato una delle testimoni.
“Abbiamo sentito un boato, come una bomba nella macchina e sono uscita in fretta. Gesù mi ha salvato per ben due volte – continua la donna – L’11 dicembre di due anni fa ho avuto un altro incidente”.
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