Due casi completamente diversi tra loro, con due donne completamente diverse tra loro, sembrano avere un punto di contatto. Da una parte troviamo Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, che da ormai 17 lunghi anni sta facendo di tutto purché salti fuori la verità sulla scomparsa della figlia. Dall’altra parte Veronica Panarello, mamma di Loris Andrea Stival, ucciso da lei stessa e per la quale è stata condannata a 30 anni di carcere.
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Sicuramente due figure che l’una con l’altra non hanno nulla in comune. Eppure sembra ci sia un punto di contatto tra le due donne. Infatti secondo la ricostruzione di ‘Quarto Grado’ nel settembre 2004, l’allora sedicenne Veronica Panarello vide una macchina sospetta con a bordo due uomini nei pressi dell’abitazione di sua zia.
Secondo la ricostruzione all’interno del veicolo c’era una bambina di circa 4 anni che stava vomitando. La Panarello notando la somiglianza della bambina con le immagini che aveva visto al telegiornale di Denise Pipitone aveva deciso di chiamare Piera Maggio la sera del 15 settembre 2004 e la stessa Piera Maggio raccontò della vicenda nel 2014 a ‘Chi l’ha visto’.
Da sottolineare comunque come la sparizione di Denise Pipitone è avvenuta a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, mentre Veronica Panarello viveva nel ragusano, a oltre 200 km di distanza: d’altra parte, quella della Panarello fu l’unica segnalazione giunta dalla zona di Ragusa.
La telefonata fu registrata interamente, dal momento che il telefono di Piera Maggio era costantemente registrato all’epoca dei fatti.
Secondo quanto aveva raccontato nella telefonata la Panarello aveva persino toccato la fronte della bambina, cosa che poi aveva confermato il giorno dopo ai Carabinieri.
Sembra infatti che l’allora ragazza si sia avvicinata alla macchina per aiutare la bimba che soffriva di mal di pancia, ma nel momento in cui si è sentita meglio uno dei due uomini si è allontanato con la bambina.
I Carabinieri accostarono il racconto a quanto detto dal nonno della piccola Denise, Vito Maggio, che aveva raccontato di aver visto una macchina sospetta.
Dal canto suo, il racconto della Panarello non trovò mai nessun riscontro in merito.
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