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Spettacolo

Perché il Grinch odia il Natale? Quanti film esistono del Grinch? E altre curiosità

Non è Natale senza il Grinch ed Italia Uno lo sa bene, trasmettendolo proprio stasera in prima serata. Questo film d’animazione del 2018 vede Alessandro Gassman doppiare il protagonista, al quale presta la voce, nella versione originale, Benedict Cumberbatch; ai più conosciuto per la sua originalissima interpretazione di Sherlock Holmes nell’omonima serie tv britannica.

Tutti sappiamo chi sia il Grinch e perché odia il Natale, ma per quei pochi che non sapessero chi sia, nella sinossi ufficiale del film, rilasciata da Universal Pictures International Italy, si legge: “Il famigerato Grinch vive una vita solitaria in una grotta sul Monte Crumpet, con il suo fedele cane Max come unica compagnia. Con una grotta piena di strane invenzioni e complicati aggeggi che utilizza per le sue necessità quotidiane, il Grinch incontra ogni tanto solo i suoi vicini del paese di Who-ville, dove è costretto a recarsi quando termina le scorte di cibo.

Ogni anno a Natale i Nonsochì interrompono con la sua tranquilla solitudine con le loro celebrazioni sempre più fastose, più luminose e più rumorose. Quando i Whos dichiarano che festeggeranno il Natale tre volte più in grande dell’anno precedente, il Grinch si rende conto di avere solo un modo per proteggere la pace e la tranquillità: rubare il Natale. Per fare ciò, decide che si travestirà da Babbo Natale la notte della vigilia, arrivando addirittura ad intrappolare una renna apatica e disadattata per farle tirare la slitta.

Nel frattempo, giù a Who-ville, vive una ragazzina esuberante che insieme alla sua banda di amici le studia proprio tutte per intrappolare Babbo Natale mentre fa il suo giro per consegnare i regali alla vigilia di Natale, solo per ringraziarlo per l’aiuto dato a sua madre, una donna single oberata di lavoro. A mano a mano che il Natale si avvicina tuttavia, il suo piano bonario rischia di scontrarsi con quello più scellerato del Grinch. Riuscirà Cindy-Lou Who a coronare il suo sogno di incontrare finalmente Babbo Natale? E riuscirà il Grinch a porre fine una volta per tutte al festoso chiasso degli Whos?”

Il Grinch prima del 2018

Ma la versione più famosa e quella più amata da sempre, da grandi e piccini, vincendo anche l’Oscar per il miglior trucco, oltre a ricevere una nomination per la migliore scenografia e i migliori costumi, resta sicuramente la trasposizione cinematografica del 2000 con un brillante Jim Carrey, tanto da diventare un vero e proprio cult natalizio ormai da più di vent’anni.

Proprio per questo, molti sono convinti che il Grinch sia un’invenzione figlia del nuovo millennio, tuttavia non è così. Il film diretto da Ron Howard, infatti, è solo il secondo adattamento del libro da cui la storia prende vita, dopo lo special televisivo ‘Il Grinch e la favola di Natale!’ del 1966, nonché il primo lungometraggio basato su un libro del Dr. Seuss.

Il Grinch, infatti, è un racconto del 1957 per bambini scritto in versi in rima dal Dr. Seuss, con illustrazioni dell’autore, come libro critica della commercializzazione del Natale legato al boom economico attraversato dai paesi occidentali. Il padre del Grinch, Theodor Seuss Geisel, pseudonimo di Dr Seuss, è stato uno scrittore e fumettista statunitense di origine tedesca; ha pubblicato più di sessanta libri per bambini che sono stati spesso caratterizzati da una straordinaria fantasia di personaggi, da utilizzi frequenti di rime e di metri trisillabici.

Prima della sua morte nel 1991, il Dr. Seuss aveva rifiutato tutte le offerte sulla vendita dei diritti cinematografici dei suoi libri. Tuttavia, la sua vedova Audrey Geisel, ha accettato diversi accordi di merchandising, comprese linee di abbigliamento, accessori e CD.

E proprio mentre Ron Howard studiava il libro in vista delle riprese, si interessò al personaggio di Cindy Lou Who, proponendo uno spazio maggiore per il ruolo della  bambina, oltre ad una rappresentazione più commerciale dei Chi e un retroscena più ampio dedicato al Grinch, per meglio rendere gli aspetti materialistici alla base del racconto stesso.

Ma ha avuto la peggio sicuramente Jim Carrey: ha dovuto sottoporsi a circa due ore e mezza di trucco al giorno per trasformarsi nel Grinch, lavorando sul set per 92 giorni che sono stati accompagnati da lezioni Zen per avere la giusta pazienza.

K. S.

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