Lo Sheriff Tiraspol ha raggiunto un’isperata e storica qualificazione agli ottavi di Europa League: Studio Sport commette una gaffe.
Oggi si concludono i gironi della Champions League 2021/2022, ma già ieri sono arrivati dei verdetti importanti. Il Lipsia vincendo con il Manchester City si è qualificato in Europa League, il Porto ha avuto la meglio su un Milan volitivo e a tratti bello, ma fagocitato da un girone di ferro e fuori anche dall’Europa delle “Piccole”. Ci sono poi state due sorprese, la prima riguarda la qualificazione dello Sporting Lisbona agli ottavi di Champions ai danni del Borussia Dortmund (in Europa League a causa della peggiore differenza reti).
La sorpresa più grande, però, è la qualificazione in Europa League della “cenerentola” della competizione. Lo Sheriff Tiraspol, squadra moldava che ad inizio competizione ha battuto a sorpresa anche il Real Madrid, è riuscito nell’impresa di qualificarsi alla fase finale della seconda competizione più importante d’Europa, un risultato che per la società è storico e che di fatto scrive un’altra pagina romantica nella storia del calcio.
In teoria, in un girone che vedeva impegnate Real Madrid, Inter e Shakhtar Donetsk, si pensava che i moldavi non avrebbero fatto nemmeno un punto o che sarebbero al massimo riusciti a strappare un pareggio alla più debole del lotto. Invece lo Sheriff ha fatto vittime illustri e si è qualificata addirittura con un turno d’anticipo. La partita di ieri, finita 1-1, tra i moldavi e gli ucraini ha solo confermato la solidità di una squadra che nessuno si attendeva così coriacea e ben organizzata.
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Il fatto che una squadra sconosciuta possa ottenere risultati importanti e giocarsi per buona parte del girone anche la qualificazione agli ottavi, ricorda – se ce ne fosse bisogno – che l’attuale modello di competizione europea è più equo di quello che proprio il Real Madrid ha proposto la scorsa primavera (ricordate il teatrino sulla Super Lega con le squadre scissioniste?). Se è vero, infatti, che è difficile vedere una squadra di provincia o con meno fondi vincere la competizione, è anche vero che quasi ogni anno una di queste squadre meno blasonate scrive un pezzo di storia.
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Certo, è anche vero che l’avere a che fare con squadre mai sentite prima può creare qualche problema a tifosi e giornalisti. Già il nome della società aveva indotto in errore molti ad inizio Champions, facendo pensare che si trattasse di un club britannico. Oggi, invece, lo scarso blasone dei moldavi ha fatto sbagliare il curatore del servizio di Studio Sport sull’impresa moldava: come titolo del servizio infatti si leggeva: “I turchi nella storia”, peccato che di turchi in campo non ce ne fosse nemmeno uno.
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