Malgrado la distanza fisica, il Megexit ed i malumori generati dopo la famosa intervista bomba con Oprah Winfrey, il principe Harry ha seguito le orme di Meghan Markle, intervenendo sulla politica del Regno Unito. E con un piano strategico ben preciso.
Mentre la moglie faceva pressioni per ottenere il congedo parentale negli Stati Uniti, infatti, Harry ha dato il suo sostegno alla proposta di legge che prevede l’eliminazione delle tasse sui visti per le truppe di nazioni non britanniche, dopo aver prestato lui stesso servizio nelle forze armate. Ma vediamo nel dettaglio cosa comporta questa importante manovra del Duca del Sussex.
Il principe Harry ha mosso i suoi primi passi nella politica del Regno Unito in maniera decisa e risoluta: stando alle ultime indiscrezioni, avrebbe appoggiato i piani di un parlamentare conservatore, sostenendo l’eliminazione di una tassa sul visto delle truppe nazionali non britanniche che hanno prestato servizio proprio in Gran Bretagna.
Insomma, il duca del Sussex sembra essere coinvolto in questioni politiche ora che non è più un reale attivo, con impegni istituzionali e protocolli da rispettare, non facendo mancare la sua ingerenza nella politiche del proprio Paese.
Harry contro quel visto che costa troppo
Il deputato conservatore ed ex ufficiale dell’esercito Johnny Mercer ha raccontato, infatti, di aver avuto un colloquio privato con Harry per discutere degli emendamenti proposti per eliminare le tasse sui visti per le truppe non britanniche che hanno prestato servizio nell’esercito britannico.
Attualmente, come riportato dall’Express, settimanale francese di attualità, un visto agli stranieri che hanno prestato servizio nelle forze armate del Regno Unito e vogliono rimanere nel paese costa la bellezza di 2.389 sterline. Una somma non da poco.
Il Daily Star ha riferito che, parlando alla Camera dei Comuni della sua chiacchierata con Harry, Mercer ha dichiarato: “Mi ha detto che non è solo moralmente giusto, ma che significherebbe anche molto per coloro che hanno dato così tanto per il nostro Paese – ha esordito il parlamentare – ” E non è un intervento politico il nostro, tutto questo ha uno scopo etico. È un cambiamento quasi senza sforzo, come ha detto, per questo governo mostrarci finalmente per quello che siamo, mettendo in pratica quello che abbiamo sempre detto a queste persone per così tanto tempo, glielo dobbiamo. Sono i nostri fratelli e sorelle, hanno servito al nostro fianco per molti, molti anni”.
Il deputato ha così sottolineato l’importanza di essere riconoscenti verso chi ha messo in pericolo la propria vita per un altro Paese.
L’emendamento alla legge sull’immigrazione e sui confini è stato presentato da Mercer e dal deputato laburista Dan Jarvis, che è anche un veterano dell’esercito e pure il principe Harry è un veterano dell’esercito, essendo stato per dieci anni nell’esercito in prima linea in Afghanistan. E’ stato semplice per lui prendere a cuore una questione così delicata; seguendo anche le orme di sua moglie Meghan Markle, dopo che ha iniziato a fare pressioni per usufruire del congedo parentale retribuito negli Stati Uniti. Che la coppia voglia scendere in politica, rimarcando il loro peso e potere politico?
Molti, infatti, non hanno ben visto le ultime azione della moglie di Harry. Meghan è stata accusata di aver usato il suo titolo proprio per giocare in politica, dopo che ha telefonato alla senatrice del Maine Susan Collins, secondo Politico, quotidiano americano. La duchessa del Sussex ha inoltre scritto una lettera al Congresso, chiedendo un congedo retribuito per tutti i nuovi genitori negli Stati Uniti; insomma azioni forti che non passano di certo inosservate e sono destinate a fare discutere a lungo. Dopo aver ricevuto, infatti, la notizia delle pressioni da parte di Meghan, un assistente di palazzo avrebbe commentato al Telegraph: “Non dovrebbe giocare in politica”.