Si è spenta all’età di 66 anni Martha De Laurentiis, moglie di Dino De Laurentiis e zia di Aurelio, patron del Napoli.
Meno nota di suo marito, con cui convolò a nozze nel 1990, Martha De Laurentiis (nata Martha Schumacher) era anche lei un’apprezzata produttrice cinematografica. Aveva cominciato la sua carriera nel 1976, come capo dell’amministrazione, dopo essersi laureata alla Ball State University.
Incontrò il futuro marito Dino a New York, in occasione del film Ragtime di Miloš Forman. Martha, che era nata a Lancaster, in Pennsylvania, si innamorò del celebre produttore cinematografico venuto a mancare nel 2010.
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Nel 1983, fondò con De Laurentiis una propria compagnia, la Dino de Laurentiis Company (DDLC), di cui Martha divenne poi presidente: i due costruirono tre studi di produzione (Carolina del Nord, Australia e Marocco).
Nel corso della sua carriera ha prodotto oltre 20 film, tra cui Hannibal e Hannibal Lecter – Le origini del male (oltre alla serie televisiva Hannibal, ndr), ma anche pellicole come Codice Magnum, Red Dragon e Ore disperate.
“Ha lottato con coraggio contro una malattia terribile”
Proprio l’intensissima relazione con Dino De Laurentiis (da lui ha avuto anche due figlie, Carolyna e Dina) e quel suo grande amore per l’Italia le ha permesso di essere insignita della cittadinanza onoraria di Napoli, consegnatale dall’allora sindaco Luigi De Magistris.
Uno dei primi ricordi di Martha De Laurentiis è stato proprio quello di Aurelio, che ha voluto omaggiare la zia scomparsa con parole di grande affetto.
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“Sono molto triste per la scomparsa di Martha, moglie di Dino. Abbiamo trascorso insieme tanti momenti indimenticabili a Los Angeles e a Capri, in Turchia e in Africa, a Londra, Amsterdam e Parigi – ha detto il presidente del Napoli – Ho parlato con le figlie Carolyna e Dina, cugine dolcissime e americane con un cuore napoletano”.
Aurelio De Laurentiis ha rivelato che la produttrice cinematografica ha dovuto lottare con una malattia terribile, “affrontata con coraggio e determinazione”.
“Martha ci ha lasciato con la testimonianza di un desiderio vitale di voler sconfiggere qualunque avversità”, ha poi concluso il patron del Napoli.