Dopo il sit-in che nelle scorse settimane si era tenuto a Roma per chiedere che il caso di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni scomparsa da Mazara del Vallo ormai 17 anni fa, non venisse archiviato dalla Procura, ora il caso approda in Parlamento.
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Nella giornata di ieri si è infatti tenuta la prima seduta della Commissione Affari Costituzionali al fine di chiedere che sia avviato un iter per costituire una commissione di inchiesta parlamentare sulla scomparsa di Denise.
I firmatari della richiesta sono stati i deputati PD Morani e Miceli.
La promotrice di questa commissione, Alessia Morani, ha scritto su un post condiviso su Facebook: “Tutti i gruppi parlamentari sono d’accordo sul fatto di accelerare al massimo la discussione anche valutando la possibilità della commissione in sede legislativa“.
Alla fine della seduta la stessa Morani ha però detto che “i tempi sono stretti per tentare di chiudere tutto entro la fine della legislatura” (che terminerà nel marzo del 2023, ricordiamo), ma proprio per questo la prossima settimana ci sarà “la verifica per stabilire i tempi”.
L’obiettivo di questa commissione è quello di analizzare il più profondamente possibile quali siano gli elementi di indagine emersi in questi 17 anni e se c’è stata qualche negligenza o volontà di agire al fine di non effettuare le indagini al meglio, qualora così fosse.
Piera Maggio su Facebook: “Denise figlia d’Italia”
Ovviamente sulla questione è intervenuta anche Piera Maggio, la mamma di Denise, esprimendo soddisfazione sul fatto che ci sia stato un accordo al fine di creare questa Commissione d’inchiesta. Inoltre ha scritto in un post su Facebook: “Da 17 anni non abbiamo più notizie della nostra Denise, non sapremo se un giorno potremo riabbracciarla, se mai avrà verità e giustizia, sappiamo solo che ai bambini non va fatta violenza in alcun modo”.
Alla fine Piera Maggio ha espresso gratitudine per l’impegno che è stato intrapreso: “L’amore e la sensibilità umana non hanno colore politico. Noi e voi siamo la sua voce. Denise figlia d’Italia“.