Nel 1993, ovvero quattro anni prima della sua prematura scomparsa, la Principessa Diana tenne un discorso al banchetto di beneficenza della Headway Charity, dove parlò in maniera chiara e diretta dicendo di voler avere una “vita più privata” da trascorrere in particolar modo con i figli William e Harry.
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Questo discorso aveva colpito in maniera molto forte i media, perché ciò significava una specie di allontanamento dai suoi doveri reali, con il beneplacito e la benedizione della Regina e del Duca di Edimburgo.
Nel corso di quel discorso al banchetto benefico la Principessa Diana disse, parlando dell’attenzione che i media le avevano riservato in quei 12 lunghi anni: “Non ero consapevole di quanto quell’attenzione sarebbe diventata opprimente. Né la misura in cui avrebbe influenzato i miei doveri pubblici e la mia vita personale”.
Diana disse senza mezzi termini che quel modo assillante di prestarle attenzione da parte dei media “è stato difficile da sopportare” e a quel punto chiese: “Spero che abbiate la capacità di capire e di darmi il tempo e lo spazio che mi sono mancati in questi anni“.
Qualcuno vede, in questo discorso di quasi trent’anni fa, una somiglianza con le decisioni prese dal principe Harry e da sua moglie Meghan, di abbandonare i doveri reali per trascorrere una maggior vita privata, ed il parallelo prosegue andando a vedere le parole delle scorse settimane, quando hanno affermato che “i media hanno un potere enorme“.
Il fratello di Diana: “Sembrava che i media cercassero di abbatterla”
In merito all’impatto che i media ebbero sulla principessa Diana, ne parlò anche il fratello, Charles Spencer, in un elogio funebre nel settembre 1997.
“Non credo che abbia mai capito perché le sue intenzioni così buone fossero derise dai media, perché sembrava esserci una ricerca permanente da parte loro per abbatterla“.
Ovviamente c’è chi dice che la stessa Principessa informava la stampa sui suoi movimenti e che aveva dei legami con alcuni membri della stampa. Questo, ad esempio, secondo Tina Brown, ex-giornalista di ‘Vanity Fair’, che sostiene come Diana cercasse al tempo stesso di voler avere privacy, ma non riuscisse a star lontana dal farsi fotografare.
Dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, soprattutto perché un conto è riconoscere di essere un personaggio pubblico e adattarsi al gioco, un altro conto è essere assillati costantemente dai media.