Non ci si arrende mai alla scomparsa di una figlia. Sapere di sopravvivere, che il mondo va avanti, mentre un dolore inimmaginabile logora dentro, piano piano ma in maniera costante, è qualcosa a cui non ci si abitua mai.
Lo sa bene Piera Maggio che non ha mai perso la speranza di riabbracciare la sua Denise, malgrado le false piste e i dispiaceri accumulati in questi anni, e lo sa bene altrettanto bene Romina Power, che quasi a trent’anni dalla scomparsa di Ylenia, le dedica un caro messaggio certa, forse, che possa giungere a sua figlia, ovunque si trovi.
Per il giorno del suo 51esimo compleanno, il 29 novembre, Romina Power ha postato uno struggente messaggio sui social per ricordare la figlia Ylenia Carrisi. La ragazza, scomparsa misteriosamente nel 1993, è stata dichiarata morta dal Tribunale di Brindisi nel 2014, sul volere del padre Albano. Modi diversi di elaborare un lutto nel cuore.
I messaggi di mamma Romina e papà Al Bano
Romina, infatti, non si è mai rassegnata all’idea che sua figlia fosse morta o che fosse stata inghiottita dal mondo e ha sempre continuato a cercare la figlia e continuerà sempre a a farlo: “51 anni fa, Dio mi ha consegnato una bellissima bambina. Le mie braccia di madre non smetteranno mai di desiderarti, i miei occhi non smetteranno mai di cercarti in un mondo che è diventato privo di calore senza di te. Mia Ylenia, non smetterò mai di cercarti…”, ha scritto Romina su Instagram, consegnando ai social un appello disperato. Al post Romina ha anche affiancato una serie di scatti di Ylenia, sia da bambina che poi da giovane.
E anche Al Bano ha voluto dedicare un pensiero sui social alla sua dolce Ylenia: “29 novembre 1970 nasceva a Roma la mia primogenita YLENIA… Per 23 anni l’ho vista crescere, cantare, leggere, studiare e poi il drammatico vuoto!!! La Vita ti dà… la Vita ti toglie!!! Resterai sempre nel mio cuore… da sempre pieno di TE. Tuo padre”.
Dov’è Ylenia?
Attorno alla scomparsa e alla presunta morte di Ylenia nel corso degli anni si sono accavallate diverse ipotesi e congetture, senza mai arrivare, però, davvero ad una conclusione, triste o lieta che fosse, poco importa. Come ha scritto Al Bano, si parla di vuoto, un vuoto incolmabile perché privo di notizie, si sa solo di non sapere e questo non può bastare a due genitori che non sanno che fine abbia fatto la loro primogenita. La domanda non invecchia col passare del tempo, rimane lì, lucida e ferma: dov’è Ylenia?
La ragazza svanisce nel nulla dopo aver programmato un viaggio dal Belize l’avrebbero portata a New Orleans, per documentare il percorso degli artisti di strada e dei senzatetto che dal Sudamerica partivano alla volta degli Stati Uniti alla ricerca di una migliore prospettiva di vita. Eppure, qualche settimana dopo dalla sua partenza, nel periodo natalizio, Yari, fratello minore di Ylenia, decise di raggiungerla per farle una sorpresa, ma in Belize in Belize, dove la sorella alloggiava, scoprì di essere arrivato con “24 ore di ritardo”. Sua sorella era diretta a New Orleans, città in cui pochi giorni dopo si sarebbero perse le sue tracce per sempre.
Dopo una tranquilla telefonata alla mamma la mattina del 1º gennaio 1994, Ylenia fu vista per l’ultima volta nell’hotel in cui alloggiava il 6 gennaio sempre del 1994: la proprietaria dell’albergo, Cindee Dale, dichiarò che Ylenia uscì verso mezzogiorno, lasciando quasi tutti i suoi effetti personali (zaino, appunti, passaporto, macchina fotografica, bagagli e vestiti) e non tornò mai più. Sin da subito fu accusato un ragazzo conosciuto dalla Carrisi sei mesi prima, Alexander Masakela, il quale aveva precedenti per droga ed abusi sessuali e non denunciò la scomparsa di Ylenia, malgrado alloggiassero nella stessa stanza.
Solo nel 2011 Chi l’ha visto raccoglie la testimonianza di una ragazza di New Orleans che per anni fu vittima di violenze psicofisiche da parte di Masakela, che la tenne rinchiusa e lontana dalla famiglia. Riguardo all’esperienza disse che non era in grado di intendere e di volere, che era come stregata, ma di Ylenia non seppe dire nulla se non che anche lei probabilmente era stata una sua vittima. Ma questa cade nel vuoto, come le altre speculazioni successive di avvistamenti di Ylenia Stati Uniti e forse, proprio per questo, Al bano ha voluto mettere fine a questa triste storia, dichiarandone la morte presunta già il 31 dicembre 1993.