Un ex protagonista della Moto Gp racconta la lotta contro Valentino Rossi e spiega di aver capito subito che non gli era inferiore.
Il mondiale Moto Gp si è concluso con la vittoria di Fabio Quartararo ed un finale di stagione eccezionale del nostro Francesco Bagnaia che fa ben sperare per il futuro del motociclismo italiano e della Ducati. I titoli di giornale e le attenzioni, però, sono ancora una volta stati rubati da Valentino Rossi, in questo caso per l’ultima volta. Il fenomenale pilota di Tavullia si è ritirato dopo una carriera segnata da grandi successi e da un ultimo periodo d’ombra che non ha certo reso giustizia al suo talento.
Vale adesso si gode il meritato riposo e la prossima paternità, in attesa di cominciare a correre con le auto e di fare il manager a tempo pieno. L’ex pilota Moto Gp, infatti, gestirà la squadra di talenti coltivati in questi anni e ne cercherà di altri per far crescere la sua VR46 Accademy, ma anche il motociclismo italiano. Intanto i suoi avversari raccontano le sfide in pista e offrono le loro impressioni e le loro opinioni su quello che, volente o nolente è stato il pilota mediaticamente più influente della storia, ed uno dei più forti in assoluto.
Se alcuni avversari, infatti, ne sminuiscono il valore in pista, di certo non potranno negare che proprio le sue vittorie e la capacità di trasportare fuori dalla nicchia di appassionati questo sport sia inarrivabile. L’importanza di Valentino Rossi per la Moto Gp è pari a quella che ebbe tra gli anni ’80 e ’90 Jordan per il Basket Nba. Il suo modo di sorpassare, quello di festeggiare le vittorie, il suo modo di vivere la moto e le gare, sono stati contagiosi ed hanno fatto scuola alle attuali generazioni di piloti.
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L’ex rivale sminuisce Valentino Rossi: “Non era così forte”
Durante queste settimane di commiato alcuni grandi rivali di Rossi hanno ammesso la sua grandezza. Persino Jorge Lorenzo ne ha parlato in termini lusinghieri e tra Portimao e Valencia, le ultime gare di questo mondiale, Casey Stoner – forse il suo più acerrimo rivale dopo Max Biaggi – ha ammesso l’importanza del “Dottore” per questo sport. Sembrava dunque che anche questa rivalità storica, dopo quella con Biaggi e Lorenzo, fosse definitivamente archiviata, ma le ultime parole del due volte campione del mondo sembrano confutare questa idea.
In un’intervista concessa a ‘Dazn’ per il documentario ‘Ri-Vale‘, Stoner ha dichiarato: “Sono stato uno dei più grandi rivali quando era all’apice. Rossi era il miglior pilota all’inizio del Nuovo Millennio, di un’altra categoria. Ma quando io, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa siamo arrivati in MotoGP, ci siamo accorti che lui non ci era superiore”.
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L’ex pilota australiano non nasconde che nel periodo degli scontri con Rossi era nata una forte rivalità: “In HRC ho trovato una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.