Ieri, 15 Novembre, è entrato in vigore in Austria il lockdown obbligatorio per chi non si è vaccinato. Da ieri negazionisti, no vax e no green pass non possono più frequentare locali pubblici come bar, ristoranti, cinema, teatri et similia. Possono uscire solo per motivi di salute e per fare la spesa.
Per il lavoro, invece, si potrà andare a lavorare ma con l’obbligo di presentare un tampone molecolare se si vuole entrare sul posto di lavoro.
I 32mila componenti delle forze di polizia sono stati mandati in giro per la città, ad effettuare controlli a tappeto su tutti i cittadini.
Il Ministro dell’Interno Karl Nehammer ha annunciato: “Potrà succedere in ogni momento. Non importa dove o quando. Ogni cittadino austriaco deve aspettarsi di essere controllato dalla polizia”.
Lo stesso cancelliere Alexander Shallenberg ha dichiarato che i nuovi provvedimenti servono proprio a far vaccinare i non vaccinati, e ha definito “vergognosa” la percentuale di austriaci che hanno ricevuto la prima dose di vaccino – il 67%. Si tratta così di un provvedimento che riguarda ben 2 milioni di austriaci sugli 8,9 milioni di residenti.
In atto anche un nuovo sistema di multe: per chi organizza un evento illegale “no vax” sono previste sanzioni fino a 30 mila euro. Per un cittadino refrattario ai controlli si parte da una multa di 1450 euro.
Nuove restrizioni anche negli aeroporti dove è stato introdotto l’obbligo di mascherina FFP2 per tutti i viaggiatori, indiscriminatamente dallo stato di vaccinazione, e anche nelle scuole torna l’obbligo di indossarla durante le ore di lezione. In contemporanea parte anche il progetto pilota di vaccinazione per i bambini nella fascia di età 5-11 anni.
L’Austria ha annunciato di star cercando di “salvare il Natale”, ma questo potrebbe già essere a rischio: il Ministro della sanità a annunciato che “Questo lockdown è stato necessario perché la situazione nelle terapie intensive è drammatica” e si pensa ad ulteriori restrizioni che colpirebbero non solo i non vaccinati, ma tutti i cittadini austriaci.
Le città sono mezze vuote, di turisti neanche l’ombra. I commercianti hanno paura di perdere incassi, con 3 persone su 10 costrette a casa dal nuovo lockdown; a tal proposito il governo promette sostegni economici, ma la situazione è ancora incerta.
La media settimanale di 15mila contagi al giorno sta infatti salendo vertiginosamente.
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