I manifestanti no-vax sono scesi in strada a Christchurch in Nuova Zelanda, il 13 novembre, per esprimere il loro dissenso contro l’obbligo di vaccinazione e per richiedere la fine delle restrizioni anti-Covid. Durante queste manifestazioni i no-vax hanno eseguito la tradizionale danza haka ‘Ka Mate’ neozelandese.
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In merito a questo la tribù Maori Ngati Toa si espressa immediatamente, in quanto detentrice e custode dellla cultura della danza ‘Ka Mate’. In una nota della tribù si legge: “La tribù Ngati Toa condanna l’uso della haka Ka Mate per promuovere messaggi contro la vaccinazione anti-Covid-19“.
La nota prosegue chiedendo ai manifestanti di “smettere immediatamente di usare il nostro tesoro culturale“.
Questa particolare danza, che per oltre un secolo è stata usata prima delle partite di rugby, ha un forte radicamento nella cultura neozelandese.
Infatti la Ka Mate – che viene eseguita battendo i piedi per terra e roteando gli occhi – viene spesso eseguita ai matrimoni e ai funerali. Il rituale risale al 1820 e venne creato dal capo Te Rauparaha per celebrare la sua fuga da una tribù rivale.
“Avete anteposto i desideri personali al bene collettivo”, l’accusa della tribù ai no-vax
Nel 2014 la tribù Ngati Toa è stata riconosciuta come custode dell’haka, anche se la legislazione non permette sanzioni in caso di abuso. La tribù si è comunque opposta contro la commercializzazione dell’haka e alle versioni che non rispettano tale rituale o ne fanno satira.
Nella nota divulgata dalla tribù Maori i manifestanti no-vax sono stati criticati per “aver anteposto i desideri personali al bene più grande”. Infatti, continua la nota, molti antenati Maori sono morti anche nelle precedenti pandemie.
La nota conclude dicendo: “Crediamo che il vaccino sia la miglior protezione che abbiamo a disposizione e ci impegniamo a sostenere la nostra famiglia per essere vaccinata il prima possibile”.