Nella giornata di ieri, sotto la pioggia battente a Roma, si è tenuto un sit in contro l’archiviazione del caso di Denise Pipitone, la cui proposta è stata avanzata al Gip alla Procura di Marsala.
Centinaia di persone si sono unite assieme a Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise proprio contro questa richiesta.
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Piera Maggio ha detto davanti ai giornalisti presenti al sit in: “Mia figlia è la bambina di tutta Italia. Durante questi 17 anni, è stata amata come se fosse stata la figlia di tutto il popolo. Sono molto grata di tutto questo supporto“.
Di seguito il video del sit in:
L’udienza davanti al Gip si terrà il prossimo 23 novembre relativamente alla richiesta di archiviazione del caso di Denise Pipitone. Nelle settimane scorse i genitori della piccola di Mazara del Vallo hanno presentato richiesta di opposizione alla procedura di archiviazione.
Nelle settimane scorse a intervenire è stato anche l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, che ha detto che “se la scelta fosse quella dell’archiviazione, noi l’accetteremo. Vorremo che continuassero le ricerche”.
Piera Maggio, però, è intervenuta con un post su Facebook affermando: “Se Denise non si è rapita da sola, allora, chi sono i colpevoli?“.
Questo era quanto riportava in un post del 5 ottobre, mentre il 17 settembre, alla notizia della richiesta di archiviazione aveva commentato: “Non abbiamo nessun commento da fare, attenderemo di acquisire il fascicolo per analizzarlo e prendere le decisioni“.
Tornando alla sit in di protesta era presente anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983 all’età di 15 anni. Orlandi ha stretto in un lungo abbraccio Piera Maggio e ha poi detto ai giornalisti: “Denise non è sparita nel nulla, non mi piace quando si dice così. Lei come mia sorella Emanuela è stata presa e portata via. Non è un allontanamento volontario, non è una scomparsa, è un rapimento“.
La mamma di Denise ha risposto a Pietro Orlandi dicendo: “Sai come la penso, e sai cosa penso sia successo a mia figlia, ma devo rispettare quello che la giustizia ha momentaneamente rilevato“.
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