Il maltempo non sembra voler abbandonare l’Italia, da quasi tre settimane, infatti, da Nord a Sud il Bel Paese è stato colpito da nubifragi, alluvioni e bombe d’acqua che hanno causato l’allagamento di intere regioni, in ginocchio sott’acqua. L’uragano Mediterraneo a fine ottobre non ha risparmiato Catania, totalmente sommersa da un’acquazzone di 72 ore senza sosta: le immagini del centro storico allagato e le spaventose piscine naturali nei pressi del porto e dell’aeroporto hanno fatto il giro dei social.
In tre giorni era caduta la stessa quantità d’acqua che si accumula in sei mesi e nel tentativo di salvarsi dalla furia cieca dell’acqua, tre persone hanno perso la vita: una coppia di coniugi a Scordia e un 53enne di Gravina. Poppea, la tempesta di Halloween invece, aveva isolato il piccolo paesino di Augusta, in provincia di Siracusa, ma fortunatamente non c’è stato nessun ferito. Ma dopo una breve tregua e qualche sparo raggio di sole, la situazione in queste ore è destinata a peggiorare.
L’altra isola maggiore, da ieri, sta facendo i conti con un’ondata di maltempo che non sta risparmiando niente e nessuno. Un anziano di 81 anni, disperso a Sant’Anna Arresi nel sud della Sardegna, è stato trovato senza vita ieri sera, l’uomo, nel tentativo di salvarsi, è sceso dalla propria autovettura, ma è stato trascinato via dall’acqua di un canale lì vicino. Il corpo è stato trovato quasi al confine con il poligono di Capo Teulada, che delimita la spiaggia di Porto Pino.
Quattro cacciatori, che erano stato dati per dispersi a Sarroch invece, sono stati ritrovati; mentre a Siliqua parte di una casa già mal andata, per le massicce infiltrazioni d’acqua nelle ultime ore, è crollata. All’interno dell’abitazione risiedevano una coppia di anziani ed il figlio, tutti e tre illesi.
A causa del maltempo e dell’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile sino alla mezzanotte di lunedì e delle ordinanze del sindaco di Cagliari e del sindaco di Monserrato, oltre alle scuole oggi chiude anche l’Università; con la sospensione delle seguenti attività: attività didattiche (come: lezioni, esami, esercitazioni, seminari, laboratori, collaborazioni studentesche, Erasmus); biblioteche, aule studio e attività connesse; discussione delle lauree.
Sono sospese – fa sapere l’Ateneo – anche le attività didattiche programmate esclusivamente a distanza, il regolare svolgimento delle lezioni, infatti, potrebbe non essere garantito a causa di potenziali interruzioni dell’energia elettrica. Tuttavia, i docenti e il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario possono recarsi al lavoro, salvo i casi per i quali ci siano difficoltà determinate dagli eventi (difficoltà a raggiungere la sede di lavoro per via dei trasporti, o difficoltà delle famiglie determinate dal fatto che i figli non vanno a scuola).
E il Comune di Cagliari, in considerazione delle diverse criticità derivanti dal maltempo, comunica che sono state chiuse al traffico via dei Valenzani e via Italia a Pirri, all’altezza di via Salvo D’Acquisto fino a via Pisano e Via Lorenzo il magnifico (per crollo di un muro).
Piogge intense e ancora nubifragi colpiranno ancora il Nordovest, soprattutto il Piemonte, ma non verranno risparmiate la Sardegna e anche Calabria ionica, Basilicata e Puglia meridionale, col Salento già dal mattino alle prese col brutto tempo, le altre regioni, invece possono respirare un po’: le forti piogge non arriveranno prima del pomeriggio/sera.
E per Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it., non ci sono dubbi: per altri tre giorni l’Italia sarà ingabbiata in una circolazione ciclonica che soltanto da giovedì sembra risolversi definitivamente. Se, infatti, martedì il tempo comincerà a migliorare in Piemonte, non lo farà al Sud, al Centro e su Lombardia ed Emilia Romagna; su queste zone sono attese precipitazioni via via più diffuse e anche sotto forma di nubifragio su Puglia, Molise, Abruzzo e Marche.
Continuerà a piovere in Sardegna, mentre questo pomeriggio comincerà a peggiorare anche sulla Sicilia occidentale, vessata nei giorni scorsi da precipitazioni intense nella zona di Partinico e Sciacca, con problemi sulla viabilità ferroviaria, bloccata per tutta la giornata di giovedì 11 novembre.
La circolazione depressionaria attiva nei pressi della Sardegna comincerà a perdere gradualmente di potenza nel corso di mercoledì quando le piogge si faranno meno incisive e distribuite in forma più irregolare, soprattutto al Centro-Sud.
A partire da giovedì, però, l’alta pressione delle Azzorre tornerà a conquistare il nostro Paese a partire dal Nord verso il resto d’Italia entro venerdì ponendo, così fine a questa ondata di maltempo. Ma la pausa anticiclonica sarà breve: dal Circolo Polare Artico una massa d’aria molto fredda è pronta a piombare sull’Italia verso la fine del mese. Se ciò venisse confermato assisteremo al primo assaggio d’inverno con un crollo delle temperature anche di 10°C su tutte le regioni, per ora graziate dal freddo.
Piove senza sosta da diverse ore sul Piemonte, dove Il Centro Funzionale dell’Arpa ha emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico nel sud della regione, in particolare nell’Alessandrino al confine con la Liguria, per possibili allagamenti locali e frane associate ai temporali di maggiore intensità. Abbondanti le nevicate in montagna, sopra i 1.500 metri. Un miglioramento è atteso tuttavia già da martedì, quando il maltempo si sposterà verso le coste mediterranee africane.
In Toscana invece, sono stati sospesi per il forte vento, al momento, i collegamenti con traghetti tra Piombino (Livorno) è l’isola d’Elba. L’ultima nave per l’isola, diretta a Portoferraio, è partita alle 5.30 di stamani, poi per problemi di attracco le corse in partenza sono state sospese.
L’ultimo traghetto in arrivo da Portoferraio è stato invece il Marmorica, attracco previsto alle 6, che proprio a causa del forte vento è riuscito ad attraccare in banchina con circa un’ora di ritardo, ma già in giornata, per il miglioramento delle condizioni meteo, si dovrebbero ripristinare i regolari collegamenti.
Inoltre, si registrano lievi rallentamenti del traffico navale nel porto di Livorno, a causa del forte vento di grecale (20-25 nodi) in corso, ogni nave in entrata e in uscita ha bisogno dell’assistenza dei rimorchiatori. Qualche disagio si è avuto anche nel traffico passeggeri: sempre a causa del forte vento infatti stamani hanno saltato la corsa sia il traghetto per l’isola di Capraia sia quello per l’isola di Gorgona.
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