Stanno facendo molto discutere i risultati di un recente sondaggio dell’azienda Savanta ComRes, una società di consulenza per ricerche di mercato con sede a Londra.
I dati emersi nell’indagine, infatti, mostrano che i britannici si sarebbero “pentiti” della Brexit e vorrebbero rientrare nell’Unione Europea.
Come noto, nel 2016 il referendum sull’uscita dall’UE vide la vittoria del “Sì” con il 52% dei voti. Ora, cinque anni dopo, la situazione si è sostanzialmente ribaltata: il 53% dei britannici vorrebbe tornare a far parte dell’Unione Europea, mentre il 47% vuole continuare a restarne fuori.
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Ma cosa ha determinato questo cambio di opinione? Secondo l’Independent, i motivi principali che stanno facendo tornare voglia di UE alla popolazione britannica sono da ricercare nella scarsità di merci a causa della Brexit e le continue discussioni con Bruxelles.
I risultati mostrano che, in media, un elettore su dieci che aveva votato per lasciare l’Unione Europea nel 2016 oggi voterebbe per il “Remain”. Alla domanda sull’eventualità di stabilire un nuovo referendum entro i prossimi cinque anni, il 40% degli intervistati ha risposto di sì.
Otto giovani su 10 vogliono rientrare nell’UE
Il sondaggio di Savanta ComRes è il secondo che produce lo stesso risultato a meno di 12 mesi dalla Brexit “effettiva”. Chris Hopkins, che ha guidato l’indagine, sottolinea come alla base del cambiamento ci siano problemi come “l’interruzione delle catene di approvvigionamento” e i litigi con gli altri leader europei “sulla pesca e sui vaccini”.
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Hopkins ha poi messo in evidenza l’alta percentuale (77%) di favorevoli al rientro nell’UE nella fascia dai 18 ai 34 anni. Inoltre, tra i giovani che non potevano votare nel 2016, l’80% di loro ha affermato che ora voterebbe per rimanere nel blocco.
La Brexit, sempre stando a quanto riportato dall’Independent, avrebbe prodotto anche danni economici: l’Ufficio per la responsabilità di bilancio ha già riferito che il PIL scenderà del 4%.