Nella puntata di oggi di Verissimo, in onda su Canale 5 alle 16:30, il popolare cantautore Nino D’Angelo parlerà di quello che è stato senza dubbio uno dei momenti più difficili della sua vita.
Nello studio di Silvia Toffanin, l’artista partenopeo rivelerà un episodio che lo ha fatto stare molto male e che l’ha spinto a lasciare la sua amata Napoli. Alcuni criminali sono arrivati a sparare dentro casa di Nino D’Angelo per questioni di denaro.
LEGGI ANCHE => Nino D’Angelo torna in tv da Zia Mara, parlerà del dramma della depressione?
“È stato il momento più brutto della mia vita – racconta il cantautore – Hanno sparato dentro casa mia perché volevano i soldi: è stata un’estorsione, una cosa vomitevole. Più che spaventato, mi sono offeso perché non avevo preso niente a nessuno e ho sempre aiutato chi aveva bisogno”.
Attimi tremendi, che hanno convinto Nino D’Angelo a lasciare Napoli per proteggere la sua famiglia: “Quella scelta mi ha fatto molto male perché non mi aspettavo di avere a che fare con la brutta gente di Napoli, che per fortuna è una piccola parte”, ha poi aggiunto l’artista.
La depressione con il lockdown e la rinascita con il nuovo album
Nino D’Angelo ha poi confessato a Silvia Toffanin di aver vissuto molto male anche il primo lockdown e di essere arrivato ad un passo dalla depressione.
LEGGI ANCHE => “Ritirate la denuncia e dammi dei soldi”: la posizione del tabaccaio ladro di Napoli si aggrava
“Vivere in modo improvvisato non è vivere. Il primo lockdown l’ho vissuto molto male, non avevo alcuna intenzione di scrivere canzoni – afferma D’Angelo – Pensavo solo a far stare bene la famiglia, soprattutto i miei figli”.
E’ stato il murales a lui dedicato a fargli scattare dentro quella molla di cui aveva tanto bisogno: “Quel gesto mi ha spronato a fare questo disco (Il poeta che non sa parlare, uscito lo scorso mese assieme al libro omonimo) che è stato il più difficile della mia carriera. Scrivere di vita quando vicino a te c’è la morte è complicato”.