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Esteri

Uomo muore soffocato da 30 tonnellate di riso: l’azienda dovrà pagare un risarcimento record

Una compagnia è stata multata per 2 milioni di sterline dopo essere risultata colpevole di un incidente mortale. Un uomo è morto schiacciato da 30 tonnellate di riso integrale.

L’uomo in questione era John Burns, impiegato alla Hooper Transport; la massa cadutagli addosso gli ha provocato delle lesioni al petto e l’uomo è morto al porto di Garston, a Liverpool.

L’associazione nazionale portuale (Associated British Ports Holdings ltd) è stata giudicata colpevole, in tribunale, di diversi rischi alla salute e di problemi alla sicurezza nei protocolli e adesso è stata condannata a pagare ben 1.8 milioni di sterline di danni.

L’Health and Safety Executive (HSE) ha così ricostruito la drammatica vicenda: il signor Burns, insieme ad altri tre guidatori, stava trasportando il riso da una nave container ai magazzini del porto il 25 Ottobre 2015. Il veicolo però non è mai uscito da quel magazzino, insospettendo i colleghi è stato quindi trovato con il cassone completamente alzato e la merce depositata; tuttavia il guidatore si trovava sotto suddetta merce.

L’HSE ha dichiarato che l’uomo ha “sofferto significanti traumi alle gambe, lesioni toraciche da corpo contundente e asfissia meccanica”.

Un’investigazione da parte dell’HSE ha scoperto una serie di negligenze da parte della Associated British Ports Holdings Ltd: sarebbero infatti dovuto esistere delle procedure che avrebbero impedito l’uscita del sig. Burns dal veicolo e lo avrebbero tenuto lontano dalla merce in scarico.

Inoltre nessuno ha supervisionato le manovre di scarico.

Dopo più di 5 anni, giustizia per l’operaio morto soffocato da 30 tonnellate di riso

Il processo che condannato la succitata associazione nazionale portuale si è svolto l’8 Ottobre, a Liverpool, e dopo aver chiuso questo caso, un altro deve essere discusso alla pretura di Liverpool il 6 Giugno 2022.

L’ispettore della HSE Bradley Wiggleswoth ha dichiarato: “È stato un terribile incidente, i nostri pensieri vanno alla famiglia del sig. Burns. Chi gestisce i lavori ha la responsabilità di attuare metodi di lavoro sicuri, di supervisionare e monitorare adeguatamente l’attività lavorativa e fornire le informazioni e istruzioni necessarie ai lavoratori in un sistema di lavoro sicuro”.

Se fosse stato in atto un protocollo adeguato alla sicurezza, si sarebbe potuto prevenire questo tragico incidente. Le compagnie devono essere consapevoli che l’HSE non esiterà a prendere adeguate azioni di rinforzo contro coloro che non soddisfano gli standard di sicurezza richiesti”.

Federica Pollara

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