Filippo Pozzato finisce ricoverato in ospedale dopo aver contratto il Covid, dopo non essersi vaccinato.
Il 40enne, ex ciclista e vincitore della Milano-Sanremo 2006, se potesse tornare indietro, lo farebbe. Non si era ancora vaccinato, e adesso dice di essersene pentito, e di aver pagato cara la scelta di non immunizzarsi contro il Covid. Si sentiva forte e invincibile, essendo uno sportivo da anni, in piena salute. Si è però ritrovato a precipitare in un incubo che riteneva lontano da lui. Pozzato è stato ricoverato con sintomi molto gravi nel reparto di pneumologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove respira grazie all’aiuto dell’ossigeno.
In realtà Pozzato si era deciso a vaccinarsi, ma l’appuntamento è risultato troppo lontano e non ha fatto in tempo a proteggersi dalla malattia. Ha dichiarato: “L’appuntamento era per il 25 ottobre. Perché non mi ero vaccinato prima? Perché mi sono sempre sentito forte, sono stato in mezzo a gente che aveva avuto il Covid e non mi era mai successo niente, e perché ero sempre a tutta con le corse e avevo deciso di farlo dopo. Sono stato un coglione e mi sono preso una bella batosta. Non ho ancora la maschera, ma se peggioro me la mettono”.
Niente vaccino e Pozzato finisce in ospedale per il Covid: “Ho una polmonite forte”
La storia raccontata da Pozzallo per la ‘Gazzetta dello Sport‘ somiglia a tante storie simili ascoltate in questo anno e mezzo di pandemia: “Il 23 ottobre ho iniziato a stare male. Qualche linea di febbre tutto il giorno, 37 e mezzo, poi 38. Faccio subito il tampone, è Covid. Poi ho avuto 39 e mezzo per quasi dieci giorni, ero morto. Tre giorni fa mi è andata via la febbre, ma la saturazione dell’ossigeno è crollata, sono sceso a 87, poi 86, avevo le bombole dell’ossigeno a casa, è arrivata a 83, non mi reggevo nemmeno in piedi e mi hanno portato qui. Ho una polmonite forte”.
Infine, l’ex campione chiude l’intervista lanciando un messaggio:
“Senti gente che dice che il Covid sembra una cazzata, ma quando lo prendi capisci che non lo è per niente. Io sono sempre stato sano, non mi sono mai preso nulla, ma il Covid mi ha buttato a terra. Sono attaccato all’ossigeno per farmi aprire i bronchi, ma se peggioro mi mettono la maschera. Mi sono portato tre libri, leggo, dormo, guardo la televisione. Per fortuna ho due ragazzi del mio team che sanno tutto e mi sostituiscono”.