L’ex cestista Shaquille O’Neal è uno degli atleti più ricchi al mondo: tuttavia ha deciso di non condividere la ricchezza con i figli.
Tempo addietro Bill Gates, fondatore di Microsoft e uno degli uomini più ricchi al mondo, ha rivelato che la sua enorme fortuna non verrà condivisa con i figli. All’epoca della dichiarazione Gates era ancora l’uomo più ricco al mondo e disse ai media che avrebbe dato ai figli “solo” un milione di dollari a testa. Oggi la situazione appare leggermente cambiata, non solo ha finanziato un matrimonio da 2 milioni di dollari per la figlia, ma pare che l’eredità concessale sia aumentata a 10 milioni, insomma con il tempo Bill si è ammorbidito.
Chi invece sembra intenzionato a non cambiare idea sul condividere la propria fortuna con i figli è l’ex centro NBA Shaquille O’Neal. Con un patrimonio netto di 400 milioni di dollari, l’ex cestista è oggi uno degli atleti più ricchi al mondo. Una fortuna guadagnata durante gli anni sul parquet, ma che ha saputo far crescere con investimenti mirati nell’imprenditoria. Oggi dunque O’Neal è un imprenditore di successo, oltre che una celebrità, e desidera che i figli non si cullino su questo suo benessere.
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Shaquille O’Neal e la decisione di non favorire i figli nella costruzione del futuro
In una recente intervista concessa a Espn, l’ex centro dei Lakers e dei Magic ha chiarito che desidera vedere i figli realizzarsi con le proprie forze. D’altronde Shaquille ha sempre lottato per ottenere ciò che voleva, sia in campo sportivo che in quello privato. Durante gli anni in NBA non ha smesso di studiare ed ha ottenuto una laurea in legge che gli permetterebbe di lavorare come avvocato e come magistrato. Finita la carriera agonistica, poi, ha studiato per far fruttare la sua fortuna ed ha ottenuto anche in questo caso ottimi risultati.
Insomma lo sportivo non vuole che i figli si adagino ed abbiano la vita facile, perché questo in un futuro potrebbe causare loro problemi: “Esiste solo una regola: educazione. Non mi interessa se giocheranno a basket o no. Vorrei che uno dei miei figli fosse un dottore, un proprietario terriero, un farmacista, un avvocato, un imprenditore, qualcuno in grado di rilevare la mia attività. Ma dico sempre loro che non gli darò niente. Se lo devono guadagnare”.
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Una presa di posizione che ha creato qualche disagio ai figli e qualche incomprensione in casa: “I miei figli sono grandi abbastanza e mi fanno ammattire, non sono realmente sconvolto, ma non mi capiscono. Ripeto loro ogni volta: ‘Voi non siete ricchi, io sono ricco. Voi dovete ottenere un titolo di studio e se volete che investa in una delle vostre compagnie dovete presentarmi il progetto. Non vi regalerò nulla’”.