Sono spuntate nuove rivelazioni sul caso della scomparsa di Denise Pipitone.
Stando a quanto affermato alla trasmissione “Quarto Grado” da una testimone della nuova inchiesta, la piccola sparita il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo non sarebbe più in vita.
“Nel 2017 Anna Corona è venuta a casa mia e mi ha detto una cosa sola: a piccidirra morse, la piccolina morì”, ha detto la nuova testimone, che ha fatto riferimento ad un aperitivo con l’ex moglie di Piero Pulizzi a cui aveva partecipato anche il marito della testimone stessa.
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“Non ci credevo nemmeno che mi avesse detto una cosa del genere, così ho chiesto anche a lui, che ha confermato di aver sentito la stessa frase”, ha poi aggiunto la testimone.
Tuttavia, come ricorda il TgCom24, la testimone è già stata giudicata inattendibile dai magistrati, che hanno provveduto a convocarla per ben due volte dopo la consegna della testimonianza da parte dell’avvocato della famiglia di Denise Pipitone.
Il 28 aprile scorso i magistrati hanno stabilito l’inattendibilità della donna a causa delle sue affermazioni, che sono risultate prive di riscontro.
Piera Maggio: “Denise va cercata viva, non è un caso chiuso”
Oltre ad essere l’ex moglie di Piero Pulizzi, papà biologico di Denise, Anna Corona è anche la madre di Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise processata per concorso nel sequestro della bambina e successivamente assolta.
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Nel frattempo, la mamma di Denise, Piera Maggio, è tornata a parlare sui social. In occasione del 21esimo compleanno della piccola scomparsa, Piera Maggio ha voluto lanciare un nuovo appello.
“Non è giusto che la verità non emerga e che i colpevoli siano liberi di girare tranquillamente – le parole di Piera Maggio – Denise non è un caso chiuso, non va archiviata e va cercata viva, almeno fino a quando non emergano elementi che facciano ritenere il contrario”.