La donna, il cui corpo è stato rinvenuto senza vita nell’Adige, aveva detto alle assistenti sociali che le figlie avevano la febbre, forse nel tentativo di prendere tempo. I risultati dell’autopsia sui corpi delle bimbe
Una tragedia nella tragedia, quella accaduta a Verona, dove il corpo di Sachithra Mahawaduge, mamma delle due bimbe di 3 e 11 anni uccise nella comunità ‘Mamma bambino’, è stato ritrovato senza vita nell’Adige.
Una doppia tragedia, perché di questo si tratta. Dinanzi a un dolore del genere, infatti, sospendere ogni tentativo di sentenza e di giudizio è l’unica cosa che resta da fare.
Quel che è certo è che le due piccole vittime sono state soffocate nel sonno, come è emerso dall’autopsia effettuata sui corpi.
Ad ucciderle la madre: un gesto estremo a cui ha fatto seguito l’ultimo: il suicidio.
La scoperta è stata fatta dopo che le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare il cellulare della donna, lasciato acceso all’interno della borsa che aveva abbandonato a ridosso dell’Adige.
Da lì l’intervento dei sommozzatori, che hanno fatto la tragica scoperta: il corpo della donna è stato rinvenuto senza vita in fondo al fiume.
Il riconoscimento è stato effettuato dalla pm Federica Ormanni.
“Per favore le bambine hanno la febbre, datemi una medicina e poi lasciatele dormire. Oggi non le mando a scuola”: sono queste le ultime parole pronunciate dalla 34enne all’assistente sociale della comunità.
Un tentativo, molto probabilmente, di prendere tempo.
Sachithra aveva denunciato due anni fa il marito, anche lui di origini bengalesi, per un reato pesantissimo: abusi sessuali sulla figlia.
Gli inquirenti – come riportato da ‘Il Giornale’ – avevano fatto scattare il piano rosso di tutela. Per il protocollo la moglie e le due figlie erano state trasferite in un luogo sicuro, con l’obiettivo da un lato di tutelarle e dall’altro di consentire alle autorità di accertare le responsabilità dell’uomo, Sandaruwan Kiriwellage.
A istruttoria chiusa è il pm a richiedere l’archiviazione del caso. Il motivo? Le accuse contro l’uomo sono risultate “totalmente infondate”.
Un esito giudiziario, questo, emerso proprio pochi giorni fa, e che avrebbe potuto avere come principale esito il fatto che il padre potesse tornare a rivedere le figlie.
L’assoluzione dell’uomo potrebbe essere stata la causa che ha spinto la donna a compiere quei terribili atti.
Non è dato sapere se perché le accuse fossero realmente infondate o per paura che l’uomo potesse ritornare a vedere le figlie.
Quel che però ha destato clamore, come riportato dal quotidiano veronese ‘L’Arena’, è la dichiarazione che la donna avrebbe rilasciato prima della tragedia: “Le ammazzo e mi ammazzo piuttosto che darle al loro papà”.
Parole, queste, che come riportato dal quotidiano sarebbero state pronunciate “in più occasioni” anche in occasione dei colloqui finalizzati a testare “la sua capacità genitoriale”.
Le garanzie accessorie della RCA sono delle coperture assicurative facoltative ma estremamente importanti, in quanto…
La cover dello smartphone al giorno d'oggi non è più solo una semplice custodia protettiva.…
Il mercato delle auto si appresta a concludere l’anno in positivo. Come riportato da UNRAE,…
Quando scoprirete che cosa è successo non riuscirete a crederci: clamoroso gesto di un turista…
Barista di Agrigento accusato di aver messo del detersivo nel bicchiere dell'acqua di un cliente.…
Una serata di festa e divertimento si è trasformata ben presto in una tragedia per…