Qualche giorno or sono Fanpage.it ha pubblicato – proprio sulla propria fanpage su Facebook – un post su Antonello Venditti.
Si tratta di un post in cui viene rilanciata una dichiarazione di Antonello a proposito di Lucio Dalla: “Mi trovai nel 1980 senza una lira e con la voglia sincera di farla finita dopo la fine di una relazione. Mi ha salvato un angioletto con un cuore grande così che si chiamava Lucio Dalla”
Parole sicuramente toccanti che rappresentano un grande tributo al compianto Lucio Dalla, ma che sembrano non essere state troppo apprezzate da Antonello Venditti – che ha sottolineato come di fatto le parole scelte dalla testata per questa immagine acchiappa click fossero prese in maniera sostanzialmente decontestualizzata.
Ed è arrivato così il commento direttamente su Facebook ai margini del post in cui sono state riportate le sue dichiarzioni: “Cara Fanpage quando racconti fatti importanti riguardanti la mia e la vita degli altri almeno riporta in maniera fedele le parole e i fatti descritti!” – commenta Venditti col suo account ufficiale – “questo è un racconto sciatto e mal scritto di uno stralcio di vita che racconto nei miei concerti e non certo a Fanpage! Occupatevi di cose serie! Antonello Venditti”.
I social media manager di Fanpage hanno poi risposto al commento, cercando di placare gli animi: “Carissimo Antonello, ci dispiace molto e ci scusiamo, ma non erano queste le nostre intenzioni. Volevamo a nostro modo rendere omaggio alla meravigliosa immagine dell’amicizia con Lucio Dalla che emerge ogni volta dai tuoi racconti”.
Ma quali sono le parole ed i fatti originali, raccontati nel loro contesto?
Ci rifacciamo proprio ad un articolo di Fanpage del 2019 (citato dalla stessa testata nella risposta al commento del grande cantautore capitolino):
Antonello Venditti ha ricordato il periodo difficilissimo della sua vita in cui, poco dopo la separazione da Simona Izzo, arrivò addirittura vicino al suicidio. È stato lui stesso a parlarne al suo pubblico nel corso del concerto che ha tenuto al Forum di Assago il 29 marzo per i 40 anni dell’album “Sotto il segno dei Pesci”, come riportato da Blitz Quotidiano: “Mi trovai al castello di Carimate nel 1980 senza una lira e con la voglia sincera di farla finita dopo la fine di una relazione”. Il cantautore romano aveva lasciato Roma per trasferirsi a Milano per un periodo. Ha ammesso di essersi salvato da quel periodo buio grazie alla bella accoglienza ricevuta nel capoluogo lombardo ma anche all’aiuto di un amico e collega, “Un angioletto con un cuore grande così che si chiamava Lucio Dalla”.