Si sa che Vittorio Feltri è un personaggio sopra le righe, con uno stile pungente e sarcastico, che talvolta però rischia di apparire volgare e ancor più spesso rischia di diventare, con le sue uscite, indifendibile. E stavolta le sue battute infelici sono legate al caso di Alberto Genovese.
Leggi anche -> Vittorio Feltri sul caso Genovese: la giovane era consapevole di ciò che andava a fare. E’ bufera
Il caso Genovese sta tenendo banco da diversi mesi e sembrava quasi che fosse destinato piano piano a essere messo in secondo piano al fronte di tutto quello che avviene in Italia, ma a rispolverare il tutto è stato lo storico direttore di ‘Libero’ con un tweet: “Siamo d’accordo: bisogna condannare Genovese se ha stuprato“.
E fin qui nulla di grave, anche se quel “se” già anticipa qualcos’altro e infatti Feltri continua il suo tweet con una battuta che non si può affatto definire tale: “Però un pizzico di ammirazione egli lo merita: ha sco**to una ragazza per 20 ore. Il mio record è 6 minuti lordi”.
Insomma il tweet – poi rimosso – fa quantomeno discutere, soprattutto a fronte di uno stupro. Gli utenti di Twitter non ci hanno pensato su due volte a condannarlo e infilzarlo con tweet di risposta.
“Come minimo l’ordine dei giornalisti dovrebbe radiarlo a vita” scrive un utente. Mentre chi è riuscito a fare lo screenshot del tweet prima che fosse cancellato dal giornalista stesso scrive: “Davvero Feltri può scrivere queste cose e pensare di cavarsela cancellando il tweet?“.
Feltri non ha accettato di buon grado la condanna social delle sue parole e ha replicato con un altro tweet: “Il senso di umorismo medio su Twitter è pari a quello di una lumaca bollita“. Ma questo tweet di umoristico ha ben poco, sebbene esista il relativismo.
Come dicevamo Feltri non è nuovo a uscite tra l’infelice e il censurabile.
L’elenco sarebbe lunghissimo, ma ci limiteremo a qualche caso più noto.
Nel mese di febbraio durante una puntata di ‘Stasera Italia’ alla domanda della Palombelli su chi avrebbe voluto al governo rispose: “Hitler”. In quell’occasione la Palombelli visibilmente imbarazzata redarguì il direttore affermando che se era una battuta non le piaceva per nulla.
E anche in quell’occasione Feltri si difese dicendo: “Madonna mia, non si può più dire niente“.
E ovviamente come non ricordare la famosa “patata bollente” nel titolone di ‘Libero’ del 2017 rivolto con un doppio senso a Virginia Raggi (ma sui titoli di Libero si potrebbe effettivamente scrivere un libro)?
Le garanzie accessorie della RCA sono delle coperture assicurative facoltative ma estremamente importanti, in quanto…
La cover dello smartphone al giorno d'oggi non è più solo una semplice custodia protettiva.…
Il mercato delle auto si appresta a concludere l’anno in positivo. Come riportato da UNRAE,…
Quando scoprirete che cosa è successo non riuscirete a crederci: clamoroso gesto di un turista…
Barista di Agrigento accusato di aver messo del detersivo nel bicchiere dell'acqua di un cliente.…
Una serata di festa e divertimento si è trasformata ben presto in una tragedia per…