Nel 2018 l’attrice Selma Blair, dopo aver visitato decine di medici, ricevette la diagnosi di sclerosi multipla. L’attrice confessò di aver vissuto un dramma, nel momento in cui le è stato detto della malattia.
Un drama condito da lacrime che – usando le sue parole – “non erano lacrime di paura o di panico, bensì lacrime consapevoli“.
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Nonostante tutto questo l’attrice ha continuato comunque a presenziare agli eventi, fosse anche in sedia a rotelle o con un bastone, continuando frattanto a parlare del suo stato di salute postando le sue condizioni sui social. La prima trasfusione di plasma è avvenuta nel 2019, nove mesi dopo la diagnosi di sclerosi multipla.
Nel mese di agosto di quest’anno è stato annunciato il documentario sulla sua vita, sulla sua battaglia contro la sclerosi, dal titolo ‘Introducing, Selma Blair‘. La stessa attrice statunitense classe ’72 ha dichiarato di avere “la convinzione di avere qualcosa da condividere“, aggiungendo di aver pensato al documentario come segnale per tutte quelle persone “che hanno bisogno di un po’ di speranza, di una risata o di più consapevolezza di noi stessi“.
Al fine di realizzare questo documentario l’attrice – tra gli altri film – di ‘Cruel Intentions’ è stata seguita per un anno dopo la diagnosi della malattia.
Per quanto riguarda il trattamento a cui si è sottoposta Selma, questo fa parte di cure sperimentali, e si tratta di un trattamento (molto raro) che è stato introdotto negli Stati Uniti dal dottor Richard Burt della Northwestern University.
Questo trattamento era molto rischioso in quanto Selma Blair era già molto malata al momento in cui vi si è sottoposta: a questo punto il sistema immunitario dell’attrice si trovava ad essere in condizioni precarie a causa della chemioterapia ed è stato ravvivato con un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, questo al fine di riportare il sistema immunitario in funzione.
Il documentario su Selma Blair e sulle cure che ha intrapreso rappresenta un momento importantissimo, questo perché, come dice anche Julie Eberhardt, cittadina di Chicago che ha seguito il trattamento di Selma, “se ne parla una persona comune, molte persone non presteranno attenzione. Mentre se ne parla una celebrità, ascolteranno“.
Il documentario verrà lanciato in alcuni cinema già venerdì, mentre online verrà lanciato su Discovery+ dal 21 ottobre.
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