L’ex presidente del Bayern Monaco, Karl Heinz Rummenigge propone un fair play finanziario rigoroso che escluderebbe tanti club dalla Champions.
La scorsa primavera, poco prima della fine dei campionati, il mondo del calcio è stato scosso dal tentativo di creazione della Superlega. Real Madrid, Barcellona e Juventus hanno cercato di sorpassare l’Uefa creando un campionato a cui avrebbero partecipato solo i club più ricchi del pianeta. Al progetto avevano aderito in Italia anche Milan e Inter e tra le big estere c’erano anche l’Atletico Madrid, il Liverpool il Manchester e altre quattro formazioni inglesi.
Nelle idee dei presidenti c’era quella di aggiungere alla lista anche il Paris Saint Germain e il Bayern Monaco, ma proprio queste due formazioni hanno fatto saltare tutto. Il mancato appoggio dei due club e le minacce della Uefa e delle varie leghe calcistiche hanno avuto un effetto a cascata, portando tutte le società aderenti alla Superlega a rinunciare al progetto. Tuttavia le ragioni di quel progetto erano legate alle ingenti perdite economiche riscontrate dalle società in questi ultimi due anni, un problema al quale bisogna porre rimedio in qualche modo.
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Fair Play finanziario, la proposta di Rummenigge taglierebbe fuori diversi club, vediamo quali
Per risolvere la questione economica ed evitare che i club spendano più di quanto in realtà guadagnino, l’Uefa sta pensando all’inserimento di una luxury tax in stile NBA. In questo modo i club sarebbero costretti a rispettare un tetto di spesa sia per quanto riguarda il monte ingaggi sia per quanto riguarda il budget di spesa nel mercato. Tuttavia l’idea non convince l’ex presidente del Bayern Monaco Karl Heinze Rummenigge.
A tal proposito l’ex calciatore ha infatti dichiarato che per club come il PSG ed il Manchester City non esiste un problema economico, dunque sarebbero sempre in grado di aggirare le restrizioni. Quindi aggiunge: “Se un club viola le regole, deve sapere esattamente cosa aspettarsi e non poter agire in una zona grigia. Abbiamo bisogno di un Fair Play Finanziario 3.0 che sia applicato in modo coerente e rigoroso e che includa una specifica lista di sanzioni, fino all’esclusione dalla Champions League“.
Un’idea che in linea teorica è corretta, ma che ovviamente andrebbe a vantaggio del club tedesco. Il Bayern infatti è una delle poche squadre europee ad avere i conti in perfetto ordine. Diverso il discorso per le altre big, visto che con un sistema come quello proposto da Rumenigge club come il Barcellona, il Real Madrid, la Juventus e l’Inter si troverebbero fuori dalla Champions anche dopo averla conquistata sul campo.
Sappiamo che il Barcellona ha debiti per oltre un miliardo di euro, situazione che ha costretto il club a lasciare partire Leo Messi, seguito a poca distanza dal Real che presenta una situazione debitoria di 931 milioni di euro. Situazione analoga per il Chelsea che ha 1 miliardo e 520 milioni di debiti e per il Tottenham che ne ha 1 miliardo e 200 milioni. In Italia la formazione messa peggio è l’Inter con 630 milioni seguita dalla Juve con 495 milioni di debiti.