Forse non la sfida più antica, ma sicuramente la più affascinante al mondo: Uomo vs Natura. Chi non si è immedesimato al cinema guardando Leonardo di Caprio in Revenant sopravvivere all’attacco di un orso grizzly? Chi invece non si è impaurito a tal punto da scappare a gambe levate alla vista di un’ape? O ancora, quale animale sareste certi di battere a mani nude? Se siete curiosi di sapere cosa ne pensano gli americani, sul sito di YouGov c’è l’indagine che fa per voi.
La maggior parte degli intervistati, il 72%, sconfiggerebbe sicuramente un topo; i ratti piccoli, anche se veloci, rappresentano l’animale più semplice da uccidere. Subito dopo si piazza il gatto domestico, facile preda del ben 69% degli statunitensi. Ma l’impavidità comincia a vacillare con le aquile, solo il 30% dichiara, infatti, di poterle uccidere a mani nude. Anche se c’è chi si spinge sicuramente oltre il limite.
Forse si tratta di delirio di onnipotenza o più semplicemente di una concezione antiquata in cui l’uomo può tutto contro la natura che si piega, a volte con la forza, altre con l’intelletto, alla sua volontà: eppure, alcune risposte del sondaggio sembrano esagerate, se non addirittura inverosimili. Abbandonata la retorica del superuomo che si eleva al di sopra della media comune in virtù delle sue doti eccezionali, c’è da fare i conti con la natura e la sua pericolosità, elemento non scontato, anche se agli americani strafare piace.
Il 12% ha dichiarato, infatti, di poter battere un lupo, mentre l’8% addirittura un elefante, animale calmo e pacifico, sì, ma dalla stazza talmente imponente da poter radere involontariamente al suolo un intero villaggio. Come potrebbe un uomo, quindi, per quanto possente, rivaleggiare e vincere contro un pachiderma?
Ma le due percentuali finali gridano stupore e scetticismo, forse ben riposto. Una piccola parte degli intervistati, l’8%, potrebbe sopravvivere ad un incontro contro un leone. Si, è vero, i gladiatori nell’antica Roma combattevano quotidianamente contro i leoni, ma perfino dei lottatori provetti come loro avevano a disposizioni una spada per difendersi, quando non venivano fatti a brandelli prima ancora di poter sfoderare la lama.
L’ultimo posto della classifica, tuttavia, riserva la sorpresa più grande di tutte. Il 6% degli americani, proprio come Hugh Glass, vissuto a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento e che, nel 1823, durante una spedizione commerciale lungo il Missouri, fu abbandonato in fin di vita dai suoi compagni, riuscendo a sopravvivere a seguito di un attacco, ha affermato di poter battere, sempre a mani nude, un orso grizzly. Chissà come la penserebbero i nostri connazionali.
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