Lo scioglimento dei Beatles è uno di quegli eventi nella storia della musica, sul quale si continua a dibattere ancora a distanza di mezzo secolo. Si è sempre concordato in merito al fatto che ci sarebbe stato lo zampino di Yoko Ono nel mettere fine al gruppo “più famoso di Gesù”.
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Nell’aprile del 1970 Paul McCartney fu quello che si prese la maggior parte della colpa circa lo scioglimento della band, dicendo che “non aveva intenzione di registrare con gli altri membri della band“, che “non riusciva a immaginare di scrivere di nuovo con John Lennon” e anche rispetto al suo album solista affermava che non aveva mancato di rispetto al talento degli altri membri.
Ora, però, a distanza di tutto questo tempo, Paul McCartney, che si appresta a compiere i suoi ottant’anni l’anno prossimo, ricorda quel periodo come il più difficile della sua vita e vuole mettere le cose in chiaro circa lo scioglimento:
“Non sono stato io a istigare la scissione. Quello era il nostro Johnny“.
Paul McCartney ha sempre voluto che il gruppo continuasse a suonare e a lavorare insieme: “Questa era la mia band, questo era il mio lavoro, questa era la mia vita, volevo che continuasse“.
Incalzato dall’intervistatore di ‘Get back‘ (serie che racconta gli ultimi anni della band) che afferma la volontà di Paul nel lasciare la band, lui ha replicato: “No, no, no. Un giorno John è entrato in sala e ha detto che lasciava i Beatles. Questo è istigazione alla scissione o no?”.
Ma tutta questa confusione su chi abbia generato questa separazione da dove è arrivata? Il tutto sembra essere partito dal manager Allen Klein, che aveva detto di mettere tutto a tacere sulla separazione. Paul racconta che era “strano, perché tutti sapevamo che era la fine dei Beatles, ma non potevamo semplicemente andarcene”.
Circa la questione riguardante Yoko Ono, Paul McCartney non la imputa la responsabile della scissione dei Beatles: “Era una coppia fantastica, c’era una grande forza lì”.
Per poi sottolineare nuovamente il fatto che non è stato lui a voler sciogliere il gruppo: “Quello è stato il nostro Johnny, che un giorno è entrato e ha detto lascio il gruppo“.
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