%26%238220%3BChe+orrore+quelle+parole%26%238221%3B%3A+Martina+Rossi%2C+oggi+la+sentenza+dopo+10+anni
periodicoitalianoit
/2021/10/07/che-orrore-quelle-parole-martina-rossi-oggi-la-sentenza-dopo-10-anni/amp/
Interni

“Che orrore quelle parole”: Martina Rossi, oggi la sentenza dopo 10 anni

La Suprema Corte della giornata di oggi dovrà esprimersi sulla sentenza d’appello bis con la quale, dopo molti retro front, si procederebbe alla condanna per tentata violenza sessuale per Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni 

Dovrebbe essere oggi l’ultimo capitolo di una terribile vicenda giudiziaria, quella di Martina Rossi, la studentessa 20enne deceduta dopo essere precipitata il 3 agosto del 2011 dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca.

Una vicenda non solo tormentata, ma anche fortemente mediatica date le iniziali ricostruzioni finalizzate, il più delle volte, a screditare la vittima. Nel 2011 la magistratura spagnola archiviò il caso di Rossi come suicidio ma, grazie alla battaglia intrapresa dai genitori, Franca e Bruno Rossi, che l’inchiesta venne riaperta in Italia.

Oggi è un giorno decisivo, il giorno in cui si potrebbe scrivere definitivamente la parola fine a un caso in cui i ribaltoni giudiziari sono stati moltissimi.

LEGGI ANCHE => Gianmarco Pozzi, intervista al testimone chiave: “L’unica verità è questa”

Il caso di Martina Rossi: quel tragico volo

Questa vicenda ha inizio nei primi giorni di agosto del 2011, quando Martina decide di partire per una vacanza alle Baleari. E’ il primo viaggio da sola, il primo aereo preso senza i genitori. Arrivata nel luogo della vacanza incontrerà le amiche con cui avrebbe dovuto trascorrere un bellissimo giorno.

Ma da lì l’incubo. Le ragazze fanno amicizia all’hotel Sant’Ana con un gruppo di ragazzi toscani, fra i quali Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. Durante la nottata le amiche decidono di recarsi in camera con alcuni di loro, mentre Martina, per non restare sola, sale nella camera con i due ragazzi.

Stando a quello che è stato ricostruito dall’accusa, i due tentarono di abusare sessualmente di Martina che, terrorizzata, vola dal balcone posto al sesto piano nel tentativo di fuga. Al momento del ritrovo del corpo la vittima non indossava i pantaloncini.

LEGGI ANCHE => “Me lo dice il mio cuore di mamma”: la verità dietro il giallo di Temù

Il lungo iter giudiziario nel caso di Martina Rossi

Inizialmente la magistratura spagnola archiviò il caso come suicidio ma, grazia alla tenacia dei due genitori, il caso venne riaperto in Italia.

Fu la procura di Genova ad avviare le indagini, trasferite successivamente alla competenza di Arezzo.

In primo grado il tribunale di Arezzo condannò i due ragazzi a 6 anni di reclusione in quanto, secondo le ricostruzioni, Martina precipitò dalla camera per sfuggire a un tentato stupro.

La decisione viene ribaltata a giugno del 2020 quando la Corte di Appello di Firenze assolve Albertoni e Vanneschi: il fatto non sussiste.

La Corte di Cassazione accoglie poi il ricorso, a gennaio, della pg fiorentina Luciana Singlitico e, annullando la sentenza, ordina un nuovo processo di appello. La Corte, si legge, non avrebbe valutato “i singoli indizi, in sé e in maniera unitaria”.

Fra questi il video delle registrazioni ambientali ripreso dalla questura genovese nel quale Albertoni e Vanneschi “festeggiano” il fatto che l’autopsia sul corpo della vittima non abbia fatto emergere segni di violenza.

“Non è stato inteso il senso dell’intercettazione, gli imputati con quelle frasi hanno inconsapevolmente ma assai efficacemente fornito la chiave di lettura degli accadimenti, fino a quel momento nascosta“, scrive il magistrato.

Parole su cui la Suprema Corte si troverà d’accordo.

Oggi dovrà essere appurata la condanna a tre anni per i due presunti aggressori per aver tentato di abusare di Martina.

LEGGI ANCHE => Al cinema, e in tv, con ‘La scuola cattolica’: cosa accadde davvero nel massacro del Circeo?

Il caso di Martina Rossi a Storie Italiane: “Parole vergognose”

Il caso è stato trattato in mattinata dal programma in onda su Rai 1 ‘Storie Italiane’. In studio gli opinionisti hanno espresso il loro disprezzo per le registrazioni ambientali effettuate nella procura genovese nella quale i due accusati parlano, in modo spregiudicato, del fatto che sul corpo non ci siano segni di violenza.

Qualora fosse stato confermato questo aspetto, i due l’avrebbero fatta franca. E hanno iniziato ad esprimere gioia in vista di questo.

Parole forti, che fanno rabbrividire: “E’ un orrore sentire queste parole da due giovani”, ha sentenziato un sacerdote presente in studio.

Spetterà ora alla Corte dare giustizia alla morte di Martina e permettere ai genitori di ottenere la verità.

LEGGI ANCHE => Tiziana Cantone, il suicidio che non convince: ecco gli ultimi risvolti

Martina De Marco

Recent Posts

Polizza auto: in crescita i prezzi medi delle garanzie accessorie

Le garanzie accessorie della RCA sono delle coperture assicurative facoltative ma estremamente importanti, in quanto…

4 mesi ago

Quale cover scegliere tra quelle in silicone, pelle o plastica?

La cover dello smartphone al giorno d'oggi non è più solo una semplice custodia protettiva.…

6 mesi ago

Auto: il futuro delle polizze si fa sempre più digital

Il mercato delle auto si appresta a concludere l’anno in positivo. Come riportato da UNRAE,…

11 mesi ago

Ponte Vecchio a Firenze, gesto clamoroso di un turista: per lui scatta la super multa

Quando scoprirete che cosa è successo non riuscirete a crederci: clamoroso gesto di un turista…

2 anni ago

Detersivo nel bicchiere dell’acqua | Barista a processo con un’accusa gravissima

Barista di Agrigento accusato di aver messo del detersivo nel bicchiere dell'acqua di un cliente.…

2 anni ago

Festa di compleanno si trasforma in una strage | Erano tutti giovanissimi

Una serata di festa e divertimento si è trasformata ben presto in una tragedia per…

2 anni ago