La Figc ha deciso di cambiare logo prima dell’inizio della Nations League: tutti i restyling voluti dalla federazione in questi 123 anni.
Nella giornata di ieri la Federazione Italiana Gioco Calcio ha presentato alla stampa il nuovo logo della Figc. Il logo verrà affiancato allo scudetto che è ormai sulle maglie della Nazionale ormai dal 2006, anno in cui abbiamo vinto l’ultimo dei 4 mondiali conquistati fino ad ora.
Per il design del logo la Federazione si è affidata ad Indipendent Ideas, agenzia creativa facente parte del Publicis Goupe. Il logo ideato si presenta con un aspetto moderno e rappresenta, secondo quanto dichiarato la voglia di cambiamento ed il nuovo corso intrapreso da quando alla presidenza c’è Gravina. A riguardo proprio il presidente ha dichiarato: “Un nuovo simbolo per la nazionale in cui riconoscersi”.
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Tutti i loghi adottati dalla Figc in 123 anni di storia
Chiaramente quello presentato ieri è solo l’ultimo di una lunga serie di restyling presentati dalla Figc nel corso dei suoi 123 anni di storia. Il primo logo mai avuto dalla nazionale italiana e dalla sua federazione era lo stemma della casata dei Savoia, un logo che è rimasto fino al 1922. Dopo l’ascesa del fascismo infatti, allo stemma della casata è stata aggiunta una corona sopra ed un fascio littorio sul lato destro. Questo stemma è quello con cui la nostra Nazionale di calcio ha vinto i primi due mondiali nel 1934 e nel 1938.
Con la fine della Seconda guerra mondiale e la caduta dei reali, al posto dello stemma dei Savoia è stato adottato uno scudetto tricolore, simbolo modificato leggermente con l’aggiunta di margini neri e dorati e la scritta Italia nel 1952. Con questo simbolo l’Italia ha vinto il primo Europeo nel 1968 e giocò anche quella che venne definita “La Partita del Secolo” nei mondiali del 1970.
Nel 1974, durante uno dei periodi più duri dell’Italia – Gli anni di Piombo – la Federazione decide di cambiare drasticamente il proprio logo, presentando un rombo all’interno del quale c’è il tricolore attorniato dalle lettere Figc. Questo simbolo rimane fino al 1982, anno in cui la nazionale porta a casa il terzo mondiale della sua storia in Spagna. Prima che succeda, però, il simbolo viene riportato al classico scudetto, quello con i bordi dorati e neri degli anni ’60, a cui viene aggiunta in piccolo la scritta Figc.
Dal 1984 al 1992, anni in cui abbiamo vissuto tante delusioni calcistiche, il logo è stato modificato in forma tondeggiante. In questo caso abbiamo un tricolore con le iniziali della federazione scritte in dorato sulla parte bianca, affiancato dall’azzurro sul quale campeggia la scritta Italia e le tre stelle dei mondiali. Poco fortunato anche quello adottato dal ’92 in poi: uno scudetto rettangolare con tutti gli elementi descritti sopra e un cerchio che sovrasta il tutto completamente azzurro.
Nel 2000 si torna allo scudetto tradizionale (sì sempre quello con i bordi neri e dorati), rispetto alla versione dell’82 scompare la scritta Figc sulla parte bianca della bandiera e compaiono le tre stelle. un ulteriore cambio venne fatto in vista del mondiale del 2006 in Germania, per il quale venne adottato un restyling che rendesse più moderno il logo. Dopo la vittoria, il logo è stato modificato solo per aggiungere la quarta stella.
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Nel 2017 il logo è stato ulteriormente modificato per sembrare maggiormente moderno. Lo scudetto con il tricolore e la scritta Italia e Figc rimangono, cambia la disposizione all’interno dei colori e l’azzurro è più tenue rispetto al passato, inoltre i mordi sono più morbidi. Con questo simbolo abbiamo vinto l’Europeo 2020 e questo rimarrà lo scudetto sulle maglie della Nazionale nonostante la presentazione del nuovo logo.