Il mondo del calcio piange la scomparsa di Daniel Leone: l’ex portiere era malato di cancro da diverso tempo ed aveva solo 28 anni.
Si è spento a soli 28 anni Daniel Leone, ex portiere tra le altre di Reggina e Catanzaro. Il ragazzo lottava contro il cancro ormai da sette anni. Scoprì la terribile malattia nel 2014 dopo aver accusato un malore. L’ex calciatore venne operato a Milano e dopo un periodo di cura che aveva portato alla regressione del tumore, nel 2017 era tornato in campo con la maglia del Catanzaro.
Qualche mese dopo essere stato tesserato, però, una recidiva del cancro l’ha costretto al ritiro definitivo dal calcio giocato. Negli ultimi quattro anni di vita il 28enne originario di Piedimonte Matese ha lottato strenuamente contro la malattia. Qualche mese fa era stato sottoposto ad un’altra operazione e in queste settimane aveva affrontato dei cicli di chemioterapia. Le cure, purtroppo, non sono state sufficienti a salvargli la vita ed oggi l’intero mondo del calcio italiano ne piange la scomparsa.
Leggi anche ->Nuovo successo continentale per l’Italia: arriva il bronzo nei campionati europei di cybersecurity
Morte Daniel Leone, il messaggio d’addio di Christian Puggioni
Il primo a volerlo ricordare in questo giorno così triste è stato l’ex compagno di squadra Christian Puggioni, uno che in Daniel aveva sempre creduto: “Ogni tua vittoria, era una mia vittoria. Ecco un altro giovane che emergerà! Dicevo tra me e me. Poi la notizia che mai vorresti avere. In silenzio, da lontano, sempre nel rispetto della tua dignità e della tua forza d’animo, ho continuato a fare il tifo per te, ancora più forte”.
Leggi anche ->“Volevo farmi suora”: l’incredibile confessione della campionessa
Al ricordo Puggioni aggiunge la condivisione del dolore per aver ricevuto la notizia della sua scomparsa. A questo però aggiunge un altro messaggio per tutti coloro che pensano che la sua morte significhi la sconfitta nella battaglia più importante: “Povero sciocco. Sì perché Daniel, hai vinto. Hai vinto, insegnando a tanti, la dignità di affrontare i veri problemi della vita. Hai insegnato, il coraggio di vivere la sofferenza con forza e speranza. Hai insegnato, che si può lasciare il proprio nome, marchiato a fuoco nella memoria delle persone, con l’esempio e il coraggio”.