Un rogo gigantesco ha distrutto il noto Ponte dell’Industria nel quartiere Ostiense, a Roma.
Sebbene le indagini siano in corso, non sembra che l’incendio che ha inghiottito la struttura (nota anche come Ponte di ferro, ndr) abbia origini dolose. Come emerso dai primi rilievi, pare che le fiamme siano divampate su una delle passerelle dove passano cavi e condotte del gas.
Nel giro di poco l’incendio è diventato di enormi proporzioni, tanto da risultare visibile in molti punti della Capitale. Il tutto è cominciato quando mancava poco alla mezzanotte, come riporta anche la testata Quotidiano Nazionale.
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Nonostante l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco non è stato possibile arginare subito le fiamme, sia per la presenza di numerosi cavi elettrici che per le temperature roventi. In tutto, i pompieri hanno impiegato circa 40 minuti per spegnere il rogo.
L’incendio aveva ormai già prodotto danni giganteschi alla struttura, parzialmente crollata: si è infatti staccata una passerella lunga circa 7 metri che serviva proprio per il passaggio dei cavi elettrici.
Il Ponte dell’Industria è stato costruito 160 anni fa
Fortunatamente le fiamme non hanno coinvolto altri edifici, sebbene le forze dell’ordine abbiano provveduto ad evacuare tre locali (a poca distanza c’è Trastevere, ndr). Nessun ferito nell’incendio, solo tanta paura e il dispiacere dei romani nel vedere andare a fuoco un simbolo.
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Tra le cause del disastro si valuta un possibile corto circuito, una perdita di gas o un incendio sviluppatosi nelle baracche e nei rovi che si trovano agli argini del Tevere, proprio sotto il ponte.
La costruzione del Ponte dell’Industria, interamente in metallo, risale al biennio 1862-1863. L’opera è stata realizzata da una società belga con l’intento di congiungere la linea ferroviaria di Civitavecchia alla stazione Termini. Nel 1911 l’apertura della nuova stazione di Trastevere ebbe come conseguenza il trasferimento del tracciato ferroviario sul ponte San Paolo, poco distante.