Durante la puntata di Tagatà l’ex premier si è lasciato andare ad un lapsus in piena regola che ha generato ilarità anche nella conduttrice
Un sempre provocatorio Matteo Renzi è stato ospite nella puntata di oggi 1 ottobre a ‘Tagatà’, la trasmissione in onda su La7 e condotto da Tiziana Panella, affiancata in studio da Alessio Orsingher.
Durante l’intervista Renzi ha affrontato assieme alla conduttrice il tema delle elezioni amministrative, della crisi di governo da lui generata e sul caso di Mimmo Lucano.
Mentre affrontava queste tematiche l’ex premier, leader di Italia Viva, si è lasciato andare ad un lapsus in piena regola, anzi, un vero e proprio scivolone, rispetto al quale ha tentato di reagire con ironia. Ma era ormai troppo tardi.
Mentre discuteva con la Panella in merito alla crisi di governo da lui generata, Renzi ha poi affrontato la questione dell’attuale governo. A detta dell’ex premier “Se hai un governo forte non ci sono problemi che tengano”, alludendo alle possibili crisi che costellano gli attuali partiti fra i quali Lega e Cinque Stelle.
Ad un certo punto ha poi fatto il raffronto fra l’ex premier Conte e l’attuale primo ministro Mario Draghi. L’intenzione di Renzi era di fare, ovviamente, un paragone a favore di quest’ultimo, ma un lapsus che si potrebbe definire freudiano lo ha fatto virare nella direzione opposta.
A un certo punto, infatti, si è sentito dire: “Conte è uno yacht di lusso”. Ma in che senso? Davanti alle parole del leader di Italia Viva la stessa conduttrice è rimasta basita. E non ha potuto fare altro che fermarlo e punzecchiarlo in merito.
“Forse voleva dire che Mario Draghi è uno yacht di lusso?!”, ha incalzato la Panella. Dopo le parole della conduttrice ci sono stati dei momenti di silenzio imbarazzante durante i quali l’ex primo cittadino di Firenze si è reso conto di quello che aveva detto.
Ridendo, infatti, ha confermato che, raffrontando i due premier, voleva intendere che “Mario Draghi fosse uno yacht di lusso” e non Conte, per poi incalzare: “Quello che voglio dire è che Conte non era capace di fare il premier e invece Draghi sì”.
Dopo un po’ il premier ha poi ironizzato: “Non dirò che Conte è un canotto o Salvini è un canotto, non ci casco, non mi farete dire questo”, ha affermato ridendo, per poi aggiungere: “Draghi riguarda tutti noi, mentre Conte solo il Cinque Stelle e Salvini la Lega”.
Per quanto abbia tentato di raddrizzare la situazione ormai il lapsus era andato. E la gaffe fatta.
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