Anche Netflix si è inserita nel mondo dei videogame: a cosa si può giocare e soprattutto come lo si può fare sulla piattaforma streaming?
Il mondo dei videogame è nella sua epoca d’oro. Si, lo so, gli appassionati di vecchia data contesteranno la definizione sostenendo che quella è stata negli anni ’80, ovvero quando Nintendo e Sega hanno portato nelle case la possibilità di videogiocare. Tuttavia all’epoca erano ancora poche le persone che potevano permettersi un simile lusso ed inoltre la base di persone interessata a quelle esperienze era decisamente ridotta.
Il momento in cui il videogame è divenuto un fenomeno di massa è stata la metà degli anni ’90, quando Playstation è sbarcata sul mercato ed è finita praticamente in ogni casa. Da quel momento in poi il mercato videoludico si è allargato a dismisura ed oggi il videogame non è più da considerare un fenomeno di nicchia, ma uno mainstream. Lo dimostra il numero di console a disposizione, il numero di videogiocatori attivi e la diffusione di fiere del videogioco praticamente in ogni parte del mondo.
Essere parte di un mercato mainstream significa avere maggiori finanziamenti e visibilità, dunque maggiori guadagni. Proprio la possibilità di ottenere una fetta di quei guadagni ha spinto colossi come Google (con Stadia) e Amazon (con Luna) a decidere di offrire un servizio in abbonamento che offrisse ai clienti dei videogame. In questo nuovo mercato videoludico – quello del servizio streaming che presto diventerà in cloud – si è voluta inserire anche Netflix.
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Per spiegare in quale fetta di mercato s’inserirà il settore gaming di Netflix bisognerebbe fare un discorso ampio sulla tipologia di titoli offerti e sulla differenza tra le varie piattaforme e la fruizione dei videogiochi su di esse. Vi basti sapere che il gaming tradizionale è quello offerto da Pc e Console e che da un decennio a questa parte si è aggiunto il gaming su mobile. Settori che stanno vivendo un periodo di transizione dovuto all’ingresso sempre più prepotente di servizi in abbonamento.
Stadia e Luna vogliono entrare in diretta competizione diretta con i principali attori del mercato videoludico, offrendo un’abbonamento che permetta di giocare a vari videogame. Un tentativo ambizioso, visto che Sony e Nintendo dominano da decenni il mercato tradizionale e che Microsoft, dopo aver sofferto non poco lo scontro diretto con i colossi nipponici, si è gettata proprio nel mercato dei servizi in abbonamento per differenziare la propria offerta e risultare appetibile.
Si può dire dunque che i servizi di Amazon e Google siano in realtà in diretta concorrenza con Microsoft nel tentativo di offrire un nuovo modo di commercializzare i videogame che possa soppiantare quello dell’acquisto delle singole copie in favore di un abbonamento con cui usufruire di vari titoli finché lo si paga. Alla lunga la digitalizzazione nella fruizione dei contenuti sarà l’unico mercato e sia Amazon che Google dovranno confrontarsi anche con Sony e Nintendo. La prima ha già un suo servizio in abbonamento ed uno in cloud (addirittura dal 2013), ma deve migliorare l’offerta per divenire appetibile. L’altra invece si trova molto indietro e potrebbe essere quella che soffrirà maggiormente il passaggio.
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Come già preannunciato nel titolo, anche Netflix ha deciso di fare un primo, timido, passo nel mondo dei videogame. Nulla di paragonabile a Stadia o Luna, visto che si tratta dell’inserimento nel catalogo di alcuni giochi mobile. In sostanza gli abbonati potranno trovare, già da martedì 28 settembre, un catalogo di giochi mobile e dunque utilizzabili tramite smartphone. L’ambizione, però, è quella di offrire giochi complessi sul modello di Fortnite: dei free-to-play che prevedano acquisti in game e pubblicità.
Per arrivare a quello, però, servirà del tempo, dunque per il momento bisognerà accontentarsi di giochini semplici, con dei concept che rimandano agli albori del medium videoludico. Due erano già usciti su Pc e console e sono ‘Stranger Things 3‘ e ‘Stranger Things 1984‘, due titoli con visuale dall’alto, il secondo dei quali ricorda per dinamica di gameplay il primo ‘Legend of Zelda’. I tre inediti sono veri e propri giochi mobile per ingannare il tempo: Card Blast è un gioco di carte, Shooting Hoops vi richiede di toccare la palla per farla entrare nel canestro, e Teeter di fare entrare una pallina in un buco sfruttando l’oscillazione di un bastone.
Per utilizzarli su smartphone o iPhone sarà necessario installare i giochi da app store o dal play store, una volta installati sarà necessario effettuare l’accesso a Netflix dall’apposita app. Insomma per il momento l’offerta è tutt’altro che trascendentale, ma si tratta di un primo passo ed il fatto che vengano inseriti senza aumentare il costo dell’abbonamento potrebbe risultare una mossa vincente.
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