Spezzano il cuore, le parole della fidanzatina di Dean Berta Vinales, cugino del campione della MotoGP Maverick, morto a 15 anni durante la gara di apertura del Motul Spanish Round valida per il Campionato Mondiale FIM Supersport 300.
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All’undicesimo giro della gara il 15enne è rimasto coinvolto in un grave incidente, perdendo il controllo della moto che l’ha travolto e morendo a causa delle gravi lesioni alla testa e alla colonna vertebrale riportate.
Trasportato immediatamente presso il centro medico in loco, per il giovane Vinales non c’è stato nulla da fare ed è stato dichiarato morto dopo che non è stato possibile rianimarlo.
E due giorni fa, dopo alcuni giorni di silenzio e di evidente dolore, la fidanzata – Rebecca Ortola, sportiva a sua volta (gioca a calcio nel Valencia) – ha postato su Instagram uno struggente messaggio a corredo di una compilation di foto in cui appare felice assieme al suo Dean.
“Perché? Perché la vita è così? Perché ti strappa le persone che più al mondo? Non ho la forza né le parole per esprimere il mio dolore in questo momento” – scrive la giovane Rebecca, che ha ricordato i tanti momenti felici assieme.
Per poi concludere in modo se possibile ancor più struggente:
“Mi hai lasciato un vuoto così profondo… Prometto che ci vedremo presto. Come mi dicevi tu: ‘sempre assieme vita mia’. Ti amo con tutta me stessa. L’amore della mia vita, oggi e per il resto della mia vita. Ti amo ti amo ti amo. Quanto ci manchi. Riposa in pace, tesoro, già sai tutto”.
La morte del giovane Dean Berta Vinales, ultima vittima su due ruote di una lunga serie, ha portato tantissime reazioni anche all’interno del movimento motociclistico.
Tra tutte, da segnalare quella di Michel Fabrizio, ex istruttore federale, ritiratosi definitivamente come segno di protesta dopo questa morte (quest’anno correva nel campionato Supersport, sei anni dopo aver lasciato il Mondiale Superbike):
“Domani mi rifiuterò di correre per rispetto della vita umana. E mi ritiro. È il momento di dire basta. Oggi ho assistito ad una brutta giornata, la perdita di un pilota di soli 15 anni. Gare così ne ho viste tante in questa categoria, e ogni volta che ne finiva una, si tirava un sospiro di sollievo perché era andata bene. Ma purtroppo non sempre va bene e oggi è successo l’imprevedibile o forse quello che si sapeva potesse accadere” – ha scritto su Facebook.
Fabrizio ha quindi sottolineato il fatto che troppo spesso si sono mandati giovanissimi allo sbaraglio: “Troppi, troppi piloti con poca o addirittura pochissima esperienza, e questo non succede solo nel mondiale, ma anche in campionati nazionali, dove per fare cassa si prende tutto, fino all’ultimo posto disponibile”.
E così la scelta di ritirarsi. Un gesto forte per denunciare una situazione forse fuori controllo.
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