Come lo è stata la sua vita, a pochi mesi dalla morte, anche la memoria di Younes El Boussettaoui (ucciso dall’assessore di Voghera Massimo Adriatici) è stata calpestata dalle ultime aberranti condivisioni della chat della giunta della cittadina lombarda, che dimostrano un atteggiamento abitudinario di mancanza di rispetto per gli emarginati, per gli ultimi.
Bene, ma non benissimo, per una giunta la cui identità partitica ricorre spesso alla dottrina cristiana cattolica come identitaria e fondante (la maggioranza è infatti costiuita da Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia, oltre a qualche componente di liste civiche).
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A sparare è stato l’assessore Adriatici, a indignarsi l’Italia, quasi tutta l’Italia
Scriviamo quasi tutta perché per qualcuno quello che sembra essere un gesto estremo (come è estremo l’uso di un’arma da fuoco) può essere considerato un gesto coerente con un certo sistema di valori che vede nell’alterità (specie se straniera) una minaccia.
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Ma ad indignare nuovamente l’Italia sono alcune chat risalenti al marzo 2021, chat interne ai membri della suddetta giunta comunale.
Paola Garleschi è il primo cittadino di Voghera, ma si spera che non sia “primus inter pares” e che rappresenti solo una sparuta minoranza, che si auspica possa diventare presto sparita, e alla chat partecipano anche la vicesindaca Simona Virgilio e l’assessore alla scuola William Tura.
A chi si riferisce il messaggio non è dato saperlo con certezza. Che si tratti di Younes El Boussettaoui o un altro straniero, che per qualunque motivo si trovasse a Voghera, la gravità consiste nella percezione deumanizzante e l’atteggiamento di crudele ironia con cui i politici locali si rivolgono a chicchessia.
Il consigliere regionale Simone Verni del M5S commenta le chat in una nota: “Dalla chat della vergogna della giunta di Voghera emergono frasi ogni giorno più inquietanti. Come conclamato dalla vicenda Morisi, la Lega è sempre più il partito dell’ipocrisia. È opportuno che la sindaca, ora coinvolta in prima persona, metta fine a questo stillicidio che quotidianamente porta vergogna sull’intera città. Le dimissioni di questa giunta non possono più essere considerate un’opzione, ma l’unica soluzione possibile per liberare Voghera dall’imbarazzo”.
Ma più che dalla vergogna, Voghera dovrebbe liberarsi da un approccio tossico alla realtà.
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