Dopo gli ultimi avvenimenti, un preoccupante studio condotto nel Regno Unito ha documentato come la violenza sessuale sia sempre più promossa dall’estrema destra britannica; la misoginia, infatti, viene utilizzata per indirizzare gli individui verso l’adozione di opinioni razziste e antisemite.
I ricercatori hanno scoperto che i commenti pro-stupro erano “non rari” tra l’estrema destra del Regno Unito e che ha messo radici una cultura tollerante, se non a favore, della violenza sessuale. Analizzando la misoginia e i canali antifemministi sull’app di messaggistica Telegram, una piattaforma online chiave per l’estrema destra, hanno scoperto anche che l’aggressione sessuale era un “tema di spicco” nelle loro conversazioni.
Il rapporto, dell’organizzazione antifascista Hope Not Hate e dell’Antisemitism Policy Trust, rivela come l’estrema destra sia diventata abile nello sfruttare una percepita perdita di status sociale tra gli uomini bianchi. Le sparatorie del mese scorso a Plymouth, cittadina in Inghilterra, quando il pistolero Jake Davison ha ucciso sei persone dopo aver espresso idee profondamente misogine, confermano l’insorgere di questo trend negativo e l’inchiesta sulla morte della maestra Sabina Nessa in un parco di Londra da parte, sembrerebbe di un passante, ha anche messo sotto i riflettori la sicurezza delle donne nella vita di tutti i giorni.
Con l’uccisione della giovane insegnante si è arrivati al settantasettesimo femminicidio in Gran Bretagna dall’inizio dell’anno e la preoccupazione per le donne inglesi, che preferiscono ora camminare in gruppo la sera, cresce sempre di più nella capitale: “Non possiamo vivere in una società in cui una donna ha paura di uscire da sola la sera – ha invece ribadito il sindaco di Londra Sadiq Khan – Ogni donna ha il diritto di sentirsi al sicuro”.
Lo studio afferma che: “l’estrema destra antisemita sta sfruttando online la misoginia e l’antifemminismo in modi mai visti prima, creando nuove connessioni, il che significa che questa sovrapposizione è divenuta un’area, sempre più urgente, di ricerca” ed elementi di estrema destra hanno inquadrato il femminismo anche come parte di uno schema ebraico col quale sono soliti spiegare le loro rimostranze, inclusa una percepita “guerra contro gli uomini”. Insomma, gli ebrei si servirebbero delle lotte femministe per annichilire l’uomo bianco ed eterosessuale.
E tra i personaggi influenti dell’estrema destra, troviamo sicuramente, Tor Gustafsson Brookes, noto anche come Catboy Kami, un troll australiano fascista che è salito alla ribalta l’anno scorso per le sue trovate misogine e razziste, inclusa anche deridere la morte di George Floyd. Il suo gruppo in lingua inglese, sempre su Telegram, ha più di 10.000 membri e ha ospitato più di quattro milioni di post in poco più di un anno, inclusi numerosi “scherzi” e minacce di stupro.
I ricercatori hanno analizzato da vicino la “Uomosfera”, una rete di siti, forum, blog e vlog dedicati alla mascolinità, orientati alla convinzione che il femminismo promuova la misandria piuttosto che l’uguaglianza per le donne. Hanno anche esaminato 73 canali e gruppi di chat Telegram antisemiti di estrema destra in lingua inglese, che hanno fornito 5.684.738 messaggi di testo, e hanno scoperto come il contenuto antifemminista fosse prevalente. Parole chiave misogine sono state rilevate in più di 85.000 post, con la parola “stupro” tra le più comuni, presente in quasi 46.200 post, e “stupratore” in altri 3.900.
Molti post facevano riferimento all’aggressione sessuale di donne e bambini bianchi da parte di gruppi etnici minoritari, un luogo comune di estrema destra di vecchia data che consente agli uomini bianchi di svolgere un ruolo patriarcale di “protettori” dei più deboli. La frangia più estrema dei gruppi, nel frattempo, fomenta una “promozione sempre più comune di stupri armati e sadismo sessuale”. Sebbene la sottocultura rimanga relativamente piccola, i ricercatori affermano che si è diffusa ampiamente su spazi online estremi come Telegram, attirando adolescenti da tutto il Regno Unito, desiderosi di costruire una loro identità collettiva attraverso il cameratismo e la legge del più forte.
La recente enfasi sulla violenza sessuale deriva in parte dall’Ordine dei Nove Angoli (ONA), una rete satanista nazista di vecchia data fondata nel Regno Unito. La filosofia dell’ONA ha sempre più influenzato le organizzazioni terroristiche naziste preesistenti, tra cui la AtomWaffen Division, nota anche come ordine nazionalsocialista, (AWD) negli Stati Uniti e la Sonnenkrieg Division (SKD) nel Regno Unito, entrambi gruppo suprematisti bianchi che hanno fatto della violenza il loro tratto distintivo.
SKD, bandito come gruppo terroristico nel 2020, ha celebrato abusi domestici, stupri e omicidi ed è emerso a sua volta da una fazione di National Action (NA), Azione Nazionale, un gruppo terroristico con sede nel Regno Unito, bandito nel 2016. In Gran Bretagna tutti sanno che i membri di spicco di NA hanno collaborato con l’ONA e hanno, inoltre, condanne per reati sessuali. Il discorso pro-stupro si è diffuso, infatti, nella più ampia sottocultura nazista pro-terrorismo; uno degli esempi più chiari è la RapeWaffen Division (RWD), una piccola fazione AWD ora defunta che operava su Telegram.
Questo gruppo promuoveva ossessivamente la violenza sessuale e nelle chat private gli utenti sollecitavano e condividevano video di donne sottoposte ad abusi sessuali, insieme ad altri atti di violenza e omicidio. Il fondatore del gruppo ha dato ai seguaci consigli pratici su come localizzare e sottomettere le vittime per aggredirle sessualmente. Nel giugno 2020, un soldato americano unitosi al RWD su Telegram, Ethan Phelam Melzer, è stato incriminato per aver complottato l’uccisione del maggior numero possibile dei suoi compagni di servizio.
Ma più in generale, lo studio riafferma il sostegno dell’estrema destra a norme di genere fortemente patriarcali che sono state a lungo parte integrante della politica di estrema destra. “Gli atteggiamenti retrogradi rimangono radicati in alcune sezioni della società e gli antifemministi online operano alla luce del sole e in alcuni casi si organizzano, creando spazio per la legittimazione della misoginia”, conclude il rapporto.
Un sondaggio commissionato da Hope Not Hate lo scorso anno tra i ragazzi dai 16 ai 24 anni ha riscontrato una convinzione prevalente sul fatto che il femminismo ostacoli gli uomini; più di un terzo dei giovani la considera un’ideologia che svantaggia il genere maschile. Lo stesso sondaggio ha riscontrato anche un’apertura all’antisemitismo tra molti giovani; Il 14% di tutti i giovani intervistati e il 19% dei giovani ha affermato di ritenere che “gli ebrei abbiano un controllo malsano sul sistema bancario mondiale”.
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