Si continua a parlare con insistenza della vicenda Luca Morisi e i giornali tricolore rivelano nuovi dettagli su quanto accaduto a ridosso di ferragosto, quando poi i carabinieri giunsero a perquisirlo e a indagarlo.
Non ci soffermeremo noi su questi dettagli, quanto su alcune reazioni del mondo politico e civile alla vicenda che ha colpito l’ex spin doctor di Matteo Salvini.
Salvini: “Disgustato dalla schifezza mediatica”
E pariamo proprio da Matteo Salvini.
Il suo ex datore di lavoro (nonché amico, come da lui stesso ribadito) si è scagliato contro i media davanti ai microfoni di Telelombardia:
“Sono disgustato dalla schifezza mediatica che condanna le persone senza che ci sia un giudice o un tribunale a farlo, prima che sia un giudice a provare qualsiasi cosa. Luca è una bella persona, è un amico che conosco da una vita. Se ha sbagliato utilizzando personalmente sostanze che io combatto e combatterò finché campo…”.
Aggiungendo quindi: “Se poi la settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? chi gli chiederà scusa?”.
Sarebbe da chiedersi lo stesso per quanto riguarda gli avversari e le persone comuni date in pasto alla Bestia.
Ma tant’è, il leader della Lega si trova d’un tratto sostenitore della presunzione d’innocenza:
“In un Paese civile prima di condannare qualcuno, prima di sputtanare qualcuno si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso. E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero”.
E questa contro Morisi è una manovra per colpire la Lega:
“Se tutti attaccano solo la Lega siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l’Italia”.
Infine, una battuta sulle vicende private altrui: “Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli ma che diamine hai fatto? Ma perché? Però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all’uscio di casa”.
La reazione di Giuseppe Conte
E proprio Giuseppe Conte – protagonista di una lunga intervista ai microfoni di Mattino Cinque – è entrato nel merito della vicenda.
E se ha preferito non commentare quanto accaduto a Morisi (“lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. Colpisce il fatto che Salvini con gli amici è molto indulgente, mentre con gli altri è sempre stato duro”), il leader del M5S s’è mostrato preoccupato sugli eventuali scossoni che la vicenda potrebbe avere sul Governo: “Ora vediamo cosa questo provocherà nella Lega, che in questi giorni appare già divisa. In Parlamento si vedono le loro divisioni, danno libertà di voto, di coscienza, ma rischia in questo momento di diventare libertà di incoscienza. In un momento in cui dobbiamo completare la campagna vaccinale, non si possono dare segnali equivoci”.
Tanti i temi trattati dall’ex premier nell’arco dell’intervista – di seguito vi lasciamo uno spezzone in merito alla necessità del lockdown ai tempi della primissima ondata della pandemia:
A #Mattino5 @GiuseppeConteIT ricorda la decisione di chiudere l'Italia a causa della pandemia: "Il lockdown è stata una scelta difficile" pic.twitter.com/FZL51ayTXV
— Mattino5 (@mattino5) September 28, 2021
Il commento di Matteo Renzi
Indulgente anche Matteo Renzi, che si era espresso già ieri sulla vicenda dell’ex collaboratore di Salvini (attaccando comunque i metodi squadristi 2.0 del sistema inventato da Morisi):
“Non faremo a Morisi quello che la Bestia ha fatto a noi in vicende molto meno serie. Noi siamo orgogliosamente rispettosi della persona umana e della civiltà della politica. Luca Morisi è il padre della Bestia, la struttura social di Matteo Salvini e della Lega. Lui è stato il cervello ideatore di tutte le aggressioni personali contro di me e contro di noi nella scorsa legislatura. Gli attacchi sono spesso stati carichi di odio in modo similare a quelli dei Cinque Stelle: non a caso, l’alleanza giallo verde, prima che a Palazzo Chigi, è nata sui social. Contro di noi. Oggi Morisi è in difficoltà per vicende private e giudiziarie, si è dimesso dalla dirigenza della Lega e ha chiesto rispetto per le proprie questioni personali. Invito tutti a mostrarsi per quello che siamo: diversi da chi sparge odio sui social”.
Le signficative parole di Ilaria Cucchi
E parlando di chi ha visto contro di sé l’odio scatenato a più riprese, Ilaria Cucchi – fratello di Stefano Cucchi, ucciso in carcere il 22 ottobre 2009 – ha così brevemente commentato la vicenda:
“Lo perdono perché mi piace pensare che abbia capito e che ora condivida la disperazione che portiamo sulle spalle”.
Il miglior modo per rispondere ad anni di odio.