In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Simona Ventura ha parlato di molti aspetti che riguardano la sua carriera ma anche la sua vita privata.
In particolare, la popolare conduttrice – che è stata costretta a rinunciare a condurre il Festival di Sanremo 2021 assieme a Amadeus e Fiorello per via della sua positività al Covid-19 – si è soffermata sulla malattia del suo compagno, Giovanni Terzi.
Quando le viene chiesto quale sia stato il giorno più brutto della sua vita, Simona Ventura risponde che l’aggressione a suo figlio Nicolò “poteva esserlo, ma le cose poi sono andate bene”.
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Poi aggiunge: “Ho la fortuna che quelli che amo stanno bene. Certo, Giovanni, e lo dico perché ne ha parlato lui, ha una malattia autoimmune (una patologia polmonare che lo porta ad avere poco ossigeno nel sangue, ndr) abbastanza seria, ma abbiamo la consapevolezza di fare tutto quello che serve perché si arresti”, le parole della conduttrice.
Simona Ventura e quell’accusa: “Il primo che ci riprova mi faccio casa”
Simona Ventura ha poi parlato di un’accusa che ha dovuto subire nel corso di tutta la sua carriera e che ritiene particolarmente infamante. “L’accusa più vigliacca che mi hanno rivolto? Quella di essermi drogata – afferma la conduttrice – Per anni ho fatto l’esame del capello. Questa calunnia era talmente dominante sui giornali che mi sono detta: ora con il primo che ci riprova mi rifaccio casa”.
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Simona Ventura tornerà presto in tv: la vedremo sul piccolo schermo dal prossimo 3 ottobre con “Citofonare Rai 2”, assieme a Paola Perego. “Lavorare con un’amica sarà senz’ altro bello, perché questo è Paola per me – ha detto la conduttrice – È una persona buona, romantica, cui voglio molto bene”.